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CLAMOROSO A BALLABIO, IL BILANCIO PASSA E BUSSOLA RESTA SINDACO

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Ballabio, 20 settembre 2022 – Giovanni Bussola resta sindaco e il Comune di Ballabio non verrà commissariato. I tre consiglieri comunali, eletti in maggioranza, che fanno riferimento all’ex primo cittadino Alessandra Consonni (lei stessa e altri due), hanno infatti deciso di astenersi (contraria la minoranza) facendo passare il bilancio e quindi permettendo alla giunta di proseguire.

 

Un finale inaspettato dopo che da oltre due mesi si era creata la frattura fra Bussola e Consonni, sul bilancio e sull’ampliamento dell’area Combi, e che soltanto le continue proroghe dei termini di legge per l’approvazione del documento contabile avevano salvato la giunta ballabiese da un commissariamento pressoché certo.

 

Queste le motivazioni spiegate da Alessandra Consonni e dai consiglieri Pirovano e Pedrazzini:

Di fronte alla drammatica congiuntura che incombe su larga parte della popolazione, riteniamo che il Consiglio comunale di Ballabio, oggi come non mai, debba farsi carico di esprimere e rappresentare le situazioni di criticità che coinvolgono più direttamente i concittadini.

 

Appare pertanto auspicabile che, in questo momento di eccezionale gravità, il Consiglio comunale di Ballabio possa proseguire nella propria attività, operando allo scopo di definire politiche e strumenti atti a sovvenire alle esigenze collettive e specifiche e utili ad affrontare anche in sede locale il particolare momento che stiamo attraversando.

 

In tale contesto, ricevuta individualmente la sollecitazione del prefetto ad approvare il Bilancio comunale, al termine di oltre due mesi di confronto e seppur insoddisfatti dall’atteggiamento riservato alle nostre istanze, al cospetto della gravissima crisi che, in ambito sociale ed economico, di giorno in giorno si profila con una intensità inimmaginabile, reputiamo necessario non opporci all’approvazione del Bilancio comunale, al fine di consentire la prosecuzione dell’attività consiliare.
Consiglieri Consonni, Pedrazzini e Pirovano
(già assessori e capogruppo di maggioranza)

 

 

LA REPLICA DELLA PREFETTURA
Con riferimento alle dichiarazioni rese ieri dalla signora Alessandra Consonni, in occasione della seduta consiliare finalizzata all’approvazione del bilancio di previsione, nelle quali si sostiene di aver ricevuto individualmente la sollecitazione dal Prefetto ad approvare il bilancio, si precisa che l’affermazione è del tutto priva di riscontro.
Nell’unica occasione in cui ha ricevuto la signora Consonni, lo scorso 21 giugno, il prefetto Pomponio non ha svolto, né avrebbe potuto svolgere, alcuna attività di sollecitazione.

 

LA RISPOSTA DI CONSONNI
La precisazione del prefetto mi lascia allibita: ho usato termine analogo al suo

Resto allibita dalla precisazione del prefetto Sergio Pomponio il quale bolla come “del tutto priva di fondamento” la mia frase pronunciata in aula consiliare, relativa al fatto di aver “ricevuta individualmente la sollecitazione del prefetto ad approvare il Bilancio comunale”. Nella sua smentita, che mi sorprende molto, il prefetto sostiene che “non ha svolto, né avrebbe potuto svolgere, alcuna attività di sollecitazione”.

Faccio presente al prefetto che i consiglieri comunali di Ballabio hanno ricevuto da lui stesso, individualmente tramite notifica dell’agente di Polizia locale in qualità di messo comunale, la comunicazione in cui si informava dell’avvio del “PROVVEDIMENTO SOLLECITATORIO” normativamente previsto, assegnando al Consiglio comunale il “termine di 20 giorni” per la deliberazione del bilancio di previsione. Se non vuole chiamare tutto ciò come sollecitazione, cortesemente sollecito, a mia volta, un’altra definizione.

Faccio altresì presente di non aver mai espresso ai media altre considerazioni sul ruolo del prefetto in questa vicenda né aver mai pronunciato una sola parola che adombrasse in alcun modo un suo coinvolgimento. Trovo pertanto incomprensibile che il signor Pomponio ritenga che il suo provvedimento sollecitatorio a me e agli altri individualmente recapitato non sia di per sè una sollecitazione, poichè mi pare che il concetto sia analogo. Non capisco, inoltre, la ratio di questa sua precisazione: nel mio intervento in aula, volevo semplicemente sottolineare l’importanza del voto di ieri sera sul Bilancio che si discostava dai due precedenti proprio perchè negli altri casi non era stato notificato un atto che informava della sollecitazione da parte della Prefettura.

Alessandra Consonni

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