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IN CARCERE LA DONNA CHE AVEVA DERUBATO UN ROLEX IN CENTRO A LECCO

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Lecco, 23 settembre 2020 – Nel pomeriggio di ieri, 22 settembre, personale della Polizia di Stato di Lecco – Squadra Mobile ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di S.A., 25enne di nazionalità romena, pluripregiudicata, domiciliata a Milano, indagata per aver commesso un furto con destrezza ai danni di un anziano.
Il 12 agosto scorso, infatti, un uomo di 66 anni, mentre percorreva via Cattaneo, veniva avvicinato da una donna straniera ed incinta la quale, con la scusa di chiedere delle indicazioni stradali, cercava di carpire la sua attenzione. Il signore, dopo avere fornito le informazioni richieste, tentava di riprendere la sua strada ma la donna, che già si era accorta del Rolex che l’anziano portava al polso, tentava un contatto fisico con effusioni ed atteggiamenti seducenti.
La vittima, confusa, restava interdetta e la malfattrice ne approfittava per mettere una mano sul polso dell’uomo. La donna riusciva a distogliere l’attenzione dell’anziano e con uno strattone al polso sfilava l’orologio Rolex, del valore di 20.000 (ventimila) euro circa, senza che la vittima comprendesse le ragioni dei suoi gesti. A quel punto, prima che il malcapitato riuscisse a scoprire di essere stato derubato, la malvivente faceva perdere le sue tracce con la complicità di un secondo individuo che l’attendeva a bordo di un auto parcheggiata lì vicino.
A seguito di attività di indagine esperita dagli agenti della locale Squadra Mobile, dopo aver identificato la malfattrice, il Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecco dott. Figoni richiedeva la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti della stessa, anche in forza delle precedenti condanne e degli arresti che la donna aveva inanellato negli ultimi anni, sempre per gli stessi reati e con lo stesso modus operandi.
Il G.I.P. del Tribunale Ordinario di Lecco, riconoscendo gli inequivocabili elementi a carico della rea, emetteva la citata misura cautelare al fine di interrompere la commissione di altri analoghi reati predatori.
La malvivente veniva rintracciata a Milano e condotta presso il carcere di San Vittore, in attesa di giudizio.

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