LUNEDÌ 6 MAGGIO LA PRIMA DE “I SEGNI DELL’ARTE”, DOCUFILM A EPISODI PRODOTTO DA LECCO FM
Lecco, 2 maggio 2024 – Lunedì 6 Maggio 2024 alle ore 18.00, nella sala del Nuovo Aquilone Cinema Teatro avrà luogo la prima nazionale della proiezione de “I segni dell’arte”, documentario prodotto da Lecco FM Visual Radio Station. Il progetto è patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Fondazione Ente dello Spettacolo e Nuovo Aquilone Cinema Teatro.
Presentato da LTM Lecchese Turismo Manifestazioni, il docufilm scritto e sceneggiato da Anna Caterina Bellati per la regia di Paola Nessi, è stato realizzato con l’intento di far scoprire (o riscoprire) a curiosi di ogni età, angoli quasi dimenticati di Storia, Fede e Bellezza nel territorio della Brianza lecchese, di Lecco città e del suo lago fino a raggiungere Lezzeno, in comune di Bellano.
Il programma di questi brevi viaggi dell’anima si declina in sette episodi che prevedono:
a Imbersago la discesa verso l’Adda, là dove il fiume carico di storia risplende nei pressi del Traghetto di Leonardo per poi dirigersi al Santuario della Madonna del Bosco o del Riccio. In seguito è prevista una visita alla piccola chiesa votiva di San Leonardo, situata nel centro di Brivio. Ci si incammina quindi sulla strada del lago fino a Mandello del Lario, salendo a Debbio, nella radura ospitante il Santuario di Santa Maria Nascente. Ripreso il cammino si entra in territorio di Bellano. Seguendo la pedemontana eccoci a Lezzeno, dove si rivive la storia della chiesa dedicata alla Madonna delle Lacrime. Non è finita. Tornando indietro si oltrepassa il ponte Nuovo di Lecco piegando a destra verso la passeggiata a lago di Valmadrera per arrampicarsi (in metafora) sino al Santuario di San Martino. Il tour si conclude in città, entrando nel parco dell’Istituto Airoldi e Muzzi dove campeggia la Chiesa-navedel grande architetto razionalista Mario Cereghini. Qui è anche raffigurata la potente Processione di Ennio Morlotti, una delle due sole opere murarie realizzate dal più importante artista lecchese, nato nel 1910.
Il film, sulle tracce della devozione radicata nel cuore dei paesi protagonisti della vicenda, con un occhio attento alla impellente necessità di proteggere la natura che li connota, sviluppa in contemporanea tre temi di interesse. L’esplorazione di luoghi vicino casa dei quali talvolta si sa poco o non si ha più memoria; la Storia che ha coinvolto gli abitanti e le loro contrade intrecciandosi con storie locali affascinanti, in bilico tra miracolo e leggenda; e infine la fruizione di opere d’arte di rilievo che ben esprimono vicende e contenuti economico-politici del nostro passato, con speciale affetto per le Madonne del Latte, una particolarità che caratterizza le terre del Lario e le popolazioni che ci hanno vissuto dal XV secolo a oggi.