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IN ITALIA IL DRAMMA, IN FRANCIA SE NE FREGANO

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Lecco il 14 marzo 2020 – Claudia Palermo è una trentenne ricercatrice lecchese dell’Università di Saint Denis, a Parigi. Sono oramai otto anni che vive nella “Ville Lumière”, la città delle luci, una città che, quasi quanto New York, non dorme mai. Ma ora comincia a preoccuparsi perché i cugini d’Oltralpe sembrano non aver davvero capito cosa stia succedendo.
A PARIGI IL CORONAVIRUS NON SPAVENTA ANCORA

Claudia Palermo davanti alla Mairie di Sant Denis. Sullo sfondo un assembramento di persone…
Ma nonostante i tremila contagiati francesi e i circa 300 morti (altro che fare i video satirici del pizzaiolo napoletano che starnutisce sulla pizza…), la Francia sembra fare spallucce all’emergenza. Come ha dichiarato al “Cappello sulla Notizia” del direttore Marcello Villani, Claudia  racconta: “La gente qui va e viene tranquillamente. Da lunedì 16 saranno chiuse le scuole ma domani si andrà a votare. Il discorso alla Nazione di Macron si è aperto con un “Tutto va bene” e si è chiuso con un “chiudiamo le scuole”. Qui sottovalutano il problema. Brasserie, boulangerie, charcuterie, sono tutte piene. E io non so come proteggermi dal contagio”. Questo fino a ieri, sabato 14 marzo, quando Claudia ci ha fatto sapere che, in realtà, proprio da oggi chiuderanno i bar e i ristoranti. Ma la preoccupazione ancora non è salita a livelli italiani. Anzi. La gente pensa che si stia esagerando. E le foto scattate da Claudia venerdì 13 lo dimostrano: la gente stenta a comprendere la gravità del contagio e delle conseguenze sulla salute dei cittadini e sull’impatto che avrà sul sistema sanitario francese.
MASCHERINE E AMUCHINA SI TROVANO MA RAZIONATE
Bar e brasserie sono aperte e la gente prende il caffè come nulla fosse. La foto è di venerdì 13 marzo scattata sotto casa da Claudia Palermo
Mascherine se ne trova ancora qualcuna, ma alcune farmacie chiedono la prescrizione medica e non ne danno più di 5 a persona. Idem per il corrispondente dell’Amuchina: massimo due pezzi a testa. Eppure la gente sembra non preoccuparsi di nulla: “Sembra proprio così. Purtroppo io devo prendere il tram e sono sempre schiacciata in mezzo alla gente. Qui pochissimi indossano la mascherina. E ancor meno si preoccupano della situazione che io so esserci a Lecco dove vivono i miei, nel quartiere di San Giovanni”. Una situazione pericolosa: “Non posso neanche tornare in Italia perché non ho voli. Potrei farlo in treno, ma ce ne sono pochissimi. Alla fine resterò qui e starò attenta. Non posso fare diversamente”. Naturalmente Claudia Palermo ci terrà informati della sua condizione che è quella di tanti italiani che, come lei, vivono all’estero ma soffrono per quanto sta avvenendo nel Bel Paese.

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