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53 CONTAGIATI. LECCO HUB NEUROLOGICO

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Lecco, 9 marzo. L’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ieri sera, nel quotidiano aggiornamento in merito all’emergenza Coronavirus, ha ribadito la necessità di ridurre drasticamente le attività sociali, limitando gli spostamenti a casa-lavoro, lavoro-casa. “Questo è l’unica arma che abbiamo per impedire la diffusione del contagio. Se riusciamo a soffocare il contagio, vinciamo questa battaglia”. E’ consentito ancora lo spostamento delle persone e delle merci per lavoro, così come le attività indifferibili (fare la spesa, comprare medicine). Ma gli spostamenti strettamenti necessari sono gli unici consentiti.
“Diamo conto dei numeri di una battaglia sempre più difficile che noi stiamo combattendo e il sistema sanitario regge ancora”. Ha continuato Gallera. “Il numero di pazienti positivi è 4189, 769 in più rispetto a ieri. I ricoverati in terapia intensiva sono 2217 (+ 556). Le persone in terapia intensiva sono 399, con un incremento di 40 persone. Il 65% di queste ha più di 65 anni. In isolamento domiciliare ci sono 756 persone e 550 sono i dimessi. Crescono purtroppo i decessi: ad oggi 257”.
“E’ una corsa contro il tempo giorno per giorno per riadattare le aree delle sale chirurgiche degli ospedali al fine di ricavare posti letto destinati alla terapia intensiva. Per cui abbiamo individuato alcuni ospedali Hub per le patologie tempo-dipendenti per continuare a offrire un’assistenza qualificata e puntuale per tutti coloro che hanno patologie diverse dal Coronavirus e negli altri ospedali liberare i posti per accogliere i positivi a Covid 19”.
L’ospedale Manzoni di Lecco è stato scelto come ospedale Hub per le urgenze neurologiche stroke (ictus).
“Abbiamo anche approvato la sospensione delle attività ambulatoriali connessi ai presidi ospedalieri, comprese quelle erogate a regime di libera professione intramuraria. Agli infermieri e medici di questi ambulatori chiediamo in primis di essere a disposizione per i casi di Coronavirus. Laddove non ci fosse questo bisogno possono proseguire le loro attività. Proseguono invece le attività di chemioterapia, radioterapia e dialibi e le prestazioni urgenti, oltre i servizi di psichiatria, neuropsichiatria e dipendenze. Per quanto riguarda i poliambulatori continuano le loro attività, così come gli studi privati di medici, odontoiatri e operatori sanitari. Ricominciamo dall’11 di marzo le sedute di somministrazioni dei vaccini. Le presatzioni ambulatoriali non urgenti verranno annullate e riprogrammate più avanti”.
Nel lecchese a ieri sera i casi positivi a Covid 19 risultano essere 53.
 
 

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