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VERSO SPEZIA – LECCO | LA PRIMA DI MALGRATI: “SERVE RISPETTO PER LA PASSIONE DEI TIFOSI”

VERSO SPEZIA – LECCO | LA PRIMA DI MALGRATI: “SERVE RISPETTO PER LA PASSIONE DEI TIFOSI”

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Lecco, 5 aprile 2024 – Alla vigilia della partita tra Spezia e Lecco si è presentato Andrea Malgrati, nuovo primo allenatore della Calcio Lecco 1912, ex capitano della promozione dalla D alla C e allenatore in seconda dell’ultima stagione.

L’INTRODUZIONE DEL DIRETTORE GENERALE ANGELO MAIOLO

Siamo contenti sia tornato Andrea, ma vogliamo ringraziare mister Aglietti per quanto ha fatto. Riusciremo ad andare avanti con Malgrati anche se sta frequentando il corso allenatori. Al nostro presidente stanno molto pesando non le critiche, ma le offese personali. Non credo verrà a La Spezia perché ci sono stati tanti insulti alla persona, che non so se riuscirà a digerire. Ci sono modi diversi di contestare.

L’EX CAPITANO E VICE ANDREA MALGRATI ALL’ESORDIO DA PRIMO ALLENATORE

Torna in panchina dopo due mesi, senza Bonazzoli e con la deroga.

È una situazione inusuale, mi è arrivata la pec con la revoca dell’esonero. È stato richiamato anche Foschi, ma avevamo già deciso di non lavorare più insieme e ci siamo confrontati con il presidente. Abbiamo telefonato Luciano e il presidente, ed eccomi qua.

Lei è un prodotto calcistico lecchese. Ma commenti questa affermazione: lei siederà in panchina senza il ds Fracchiolla.

Io sono per il confronto, bisogna avere un rapporto vicino ai giocatori, come lo avevo con Fracchiolla. È stato un rapporto lavorativo importante, con tante divergenze, e non è detto che in futuro si possa tornare a lavorare insieme.

C’era una squadra, poi c’è stato il mercato disastroso e solo due punti dai due mesi in cui avete lasciato la squadra. Come hanno reagito i giocatori al tuo ritorno?

Se siamo arrivati a questo punto è colpa di tutti, anche della gestione mia e di Emiliano Bonazzoli. Non è facile intervenire in questi momenti, si è passati da un tipo di calcio a un altro, e a un’altra preparazione atletica. Ho deciso di intervenire più a livello mentale, anche diverse rispetto alla gestione Bonazzoli. A questo punto serve rispetto per la passione dei tifosi, che non passa solo da vittorie e sconfitte, ma dal lavoro. I tifosi spendono tempo e soldi per starci vicini. Sto introducendo una figura nello staff che ci aiuti, mi piacerebbero allenamenti a porte aperte. Quando non vedi e non sai il calcio crea fantasmi. Ho avuto confronti accesi con i tifosi, anche in aeroporto, e li ringrazio. Quest’anno è mancato dialogo con la stampa e i nostri tifosi. Si parte sempre con l’insulto, ma il risultato finale si arriva a un confronto pulito. Poi è chiaro che non potrò piacere a tutti.

Che figura introdurrà nello staff?

Sto seguendo il corso a Coverciano, e ringrazio la Federazione per la deroga di 60 giorni. Ci sono un corpo studenti e allenatori incredibili, che saluto. Nel calcio si prepara tanta tattica ma introdurremo un allenatore per il cervello: si chiama Nicola Bonfiglio.

La difesa, i calci d’angolo e i gol subiti sono chiaramente il problema principale. Come cambiare rotta?

La difesa era un problema prima e continua ad esserlo. È sicuramente un problema mentale. Ci abbiamo lavorato tanto da questo punto di vista.

Come può una squadra a fare prima 19 punti in 12 partite, e poi 2 nello stesso numero?

È una domanda a cui preferisco non rispondere oggi. Ma risponderò.

Il suo ritorno è una forma di programmazione per l’anno prossimo?

Non abbiamo parlato dell’anno prossimo, io ho un altro anno di contratto. Non sputerò mai nel piatto in cui ho mangiato. Il presidente Di Nunno ci ha portati dalla D alla B, una scalata repentina. Poi ci sono delle cose che fa e dice per cui a lui si chiude la vena. È fatto così. Dà fastidio? Sì. Devo guardare le prossime sette partite, in cui farò scelte molto precise.

La formazione di La Spezia?

Ho tanti dubbi, giocherà chi si adatta e chi ha voglia. Io non porto con me gli uomini su cui non posso fare affidamento. A questo punto della stagione non c’è più niente da perdere e non tollerò vedere chi non vuole sbagliare. Voglio vedere gente che fa e sbaglia. Ma io ho un gruppo intelligente. Giocheremo con il 4-3-3, sulla carta. Poi le partite si stravolgono.

Nella gestione Bonazzoli si è creato un problema di comunicazione con i senatori?

Abbiamo cercato di impostare un certo tipo di gioco e abbiamo utilizzato chi era più adatto, Battistini ha avuto problemi fisici e abbiamo evitato di toccare la squadra. Credo di non aver avuto abbastanza confronto diretto con i giocatori. Si sono create dinamiche che spiegherò ma ci siamo lasciati bene a livello umano. Ci sono ancora molte cose da chiarire, che sono ancora in sospeso.

Quanta rabbia e voglia di vincere c’è domani?

Le voglio vincere tutti. Sono tornato anche perché per me è una bella vetrina per me e per loro.

In che aspetto ti senti cambiato in questi due mesi?

Sotto l’aspetto mentale, soprattutto grazie al corso che sto seguendo.

Chi sono gli indisponibili?

Louakima, Smajlovi, Ierardi -che ha la caviglia in disordine-, Listkowski invece ha recuperato.

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