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L’ORDINANZA DI DE CAPITANI: “VIETATO RAGGIUNGERE PESCATE IN MACCHINA, IL RIGORE È D’OBBLIGO”

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Pescate, 3 maggio 2020. Il sindaco di Pescate Dante De Capitani ha commentato le Faq (domande frequenti e relative risposte) ministeriali uscite ieri, che specificano che lo svolgimento di attività sportiva e motoria è consentito anche utilizzando mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato. Chiarimenti che, dice De Capitani, “mi hanno fatto rizzare sulla testa i capelli che non ho”.
La previsione del sindaco di Pescate è del tutto negativa: “In sostanza per effetto di questa bizzarra interpretazione, da domani e dal prossimo weekend, tutti i residenti in ognuno dei comuni della Lombardia possono prendere l’automobile, treno, bus eccetera e venire qui sul lago e monti a svolgere attività motoria e sportiva. Permettendo quindi frotte di milanesi, bergamaschi, bresciani e così via, costretti in casa da due mesi e con le belle giornate col sole in alto nel cielo, prendere d’assalto le nostre sponde a lago e montagne creando serpentoni di automobili come nei weekend estivi e primaverili. E con tutta la casistica di questo mondo, dall’ex contagiato appena guarito, all’ex quarantenato in crisi di sole, dall’asintomatico col raffreddore, al pensionato o cassaintegrato liberatosi  finalmente  dal coniuge dopo settimane di condivisione della stessa stanza”.
Ecco la nostra intervista al primo cittadino di Pescate:
https://www.facebook.com/LECCOFM/videos/570655247168948/
I CITTADINI SONO ESPOSTI
De Capitani è preoccupato per i suoi concittadini, ritenendosi responsabile della loro salute:
“Tutti in giro per la ciclabile a lago o sui sentieri del monte Barro o riversati sulle sponde con tavolini del pic-nic con le cibarie già comprate nel supermercato sotto casa. E quindi il nostro paziente cittadino di via Sant’Alessandro o di via Promessi Sposi, da settimane privato della passeggiata sul lago perché lontano piu di 200 metri, e desideroso finalmente di riprendersi in mano il territorio, costretto alla convivenza sulla ciclopista con frotte di cittadini metropolitani col record di contagi in Italia. Persone che trovando i bagni chiusi perché ristoranti, bar e similari non saranno aperti, andrà ad espletare i bisogni chissà dove e in quale modo. E il sottoscritto responsabile della salute dei propri cittadini, da cinque settimane in trincea emergenziale, che spera tutte le sere quando riceve la mail dalla Prefettura che i casi di Covid-19 siano sempre quelli del giorno prima, dovrebbe esporre i propri cittadini a casi di contagio così prevedibili? No.
Io non so chi scriva materialmente  ste FAQ e non lo voglio neanche sapere, ma sbracare in questo modo solo per assicurare buona passeggiata e buona attività sportiva a tutti – che non è proprio di fondamentale importanza in questo momento dopo tutti i morti che ci sono stati – denota solo superficialità e mancanza di buon senso.
Per cui in questa bella domenica di sole sto preparando un’ordinanza che vieta a tutti coloro che vorrebbero praticare attività motoria o sportiva a Pescate di entrare in paese con mezzi che non siano a movimentazione corporea, utilizzando anche velocipedi e mezzi similari ma con movimentazione corporea”.
Un’ordinanza che vuole limitare il rischio a Pescate, annullando di fatto la possibilità di recarsi in paese da lontano:
“In sostanza se vuoi venire a Pescate a fare attività motoria o sportiva, parti in bicicletta o a piedi dalla tua abitazione, e l’automobile la lasci nel garage. E lasci a casa pure la bici elettrica perché se vuoi fare attività motoria o sportiva  qui da noi, la fai muovendo le gambette e non muovendo una leva o pigiando un tasto. Ormai i casi di contagio a Pescate sono in doppia cifra anche qui, il rigore è d’obbligo ancora, e non sarà una FAQ pur ministeriale uscita  alla carlona a farci peggiorare la situazione.

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