Bellano, 13 gennaio. “Siate testimoni di carità come il beato don Carlo Gnocchi”. Questo il “mandato” consegnato agli alpini lecchesi, dall’ordinario militare per l’Italia, l’arcivescovo Santo Marcianò, che oggi ha presieduto la solenne celebrazione della consegna delle reliquie del cappellano della Tridentina in Russia, al santuario della Vergine delle Lacrime di Lezzeno, frazione di Bellano.
Alla presenza dei gagliardetti dei gruppi alpini della provincia e dei vessilli delle sezioni di Milano, Bergamo e Valtellinese, oltre che della sezione di Lecco, le “penne nere” hanno reso omaggio al “malato d’infinito” che dedicò la vita agli ultimi e ai piccoli, come i bambini che, ancora oggi, sono assistiti nei centri della Fondazione che porta il suo nome e che, a Lezzeno, è stata rappresentata dal presidente, monsignor Vincenzo Barbante. “Don Carlo ci ha insegnato l’umiltà di servire gli altri senza aspettarsi nulla in cambio”, ha sottolineato il presidente della Sezione Ana di Lecco, Marco Magni, che ha accolto gli ospiti regalando a ciascuno un libro con i pensieri del Beato. Una guida anche per oggi.