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L’ARCIVESCOVO DELPINI IN BASILICAPER APRIRE L’ANNO PASTORALE

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Arriva l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini  a Lecco sabato 7 settembre alle 20,30 in Basilica di San Nicolò per (ri)aprire il nuovo anno pastorale. Un evento religioso di primaria importanza che segue l’apertura ufficiale dell’anno pastorale, avvenuta la mattina stessa di sabato in Duomo a Milano, nella solenne Messa Pontificale della festa patronale della Cattedrale, dedicata a Santa Maria Nascente.  All’omelia, durante la celebrazione di sabato 7 (anticipata rispetto alla data liturgica dell’8 settembre che coincide con la domenica) l’Arcivescovo proporrà alcuni passaggi significativi della proposta pastorale «La situazione è occasione – Per il progresso e la gioia della vostra fede» (Centro ambrosiano, 144 pagine, 4 €).

L’Arcivescovo Mario Delpini nella sua ultima visita a Lecco, nel carcere di Pescarenico
don davide milani (2)
Monsignor Davide Milani attende l’Arcivescovo

L’Arcivescovo sarà poi in serata ospite del prevosto Monsignor Davide Milani nella Basilica di S. Nicolò a Lecco, introdotta da una lettura teatrale della Lettera ai Filippesi che fa da sfondo alla proposta pastorale di quest’anno. Si tratta propriamente di un breve testo che l’apostolo Paolo scrive dal carcere ai cristiani della città greca di Filippi. La ‘situazione’ che Paolo si trova a vivere in carcere diventa così ”occasione” per un rinnovato annuncio del Vangelo. Traendo spunto da questo testo paolino e forte della convinzione «che la Gloria di Dio abita sulla terra e tutta la trasfigura» – in continuità con il suo motto episcopale: “Plena est terra gloria eius” – l’arcivescovo Mario invita la Diocesi ambrosiana a valutare ogni situazione – anche le più complesse e difficili – come occasione per «annunciare il Vangelo e dare ragioni della speranza, con dolcezza e rispetto».

A partire dai quattro «tratti caratteristici», già delineati nel Documento di promulgazione del Sinodo “Chiesa dalle genti. Responsabilità e prospettive” – «La nostra comunità diocesana dimora nello stupore e si trova a proprio agio nella storia; (…) è sensibile al “forte grido” che protesta contro il male, che reagisce all’ingiustizia, che raccoglie il gemito dei poveri, che denuncia le prevaricazioni dei potenti (…) ed è invitata ad alzare lo sguardo per contemplare la promessa sposa, la sposa dell’Agnello» -, vengono così proposte sei lettere, raccolte tutte in un unico testo, che ripercorrono le diverse fasi dell’anno liturgico; ravvisando proprio nel susseguirsi ordinario di questi momenti tutte quelle situazioni che possono diventare occasioni di grazia nel tempo vissuto in relazione con Dio.

  1. Lettera per il mese missionario speciale – ottobre 2019: “Purché il Vangelo venga annunciato” (Fil 1,18)
  2. Lettera per l’Avvento: “Corro verso la meta” (Fil 3,14)
  3. Lettera per il tempo di Natale: “E Gesù cresceva in sapienza età e grazia” (Lc 2,52)
  4. Lettera per il tempo di Quaresima: “Umiliò sé stesso, obbediente fino alla morte e a una morte di croce” (Fil 2,8)
  5. Lettera per il tempo pasquale: “Siate sempre lieti nel Signore!” (Fil 4,4)
  6. Lettera per il tempo dopo Pentecoste: “La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito” (Fil 4,18).

All’inizio di ogni lettera viene proposta una citazione dell’Epistola ai Filippesi, sviluppando poi alcuni percorsi che descrivono la condizione concreta della vita della Chiesa di Milano, approfondendo alcuni aspetti e proponendo alcuni passi da compiere.

Viene ampiamente ripreso il magistero di Papa Francesco. In modo particolare nella Lettera che il santo Padre ha scritto in vista per il mese missionario straordinario (ottobre 2019): «La missione è obbedienza, non è impresa solitaria: ha la sua radice nella comunione, è praticabile da una fraternità, ha come intenzione di convocare per edificare la comunione dei molti che diventano un cuore solo e un’anima sola. I discepoli si purificano da ogni tentazione di proselitismo, di esibizionismo. Cercano di contrastare ogni inclinazione alla timidezza, al ripiegamento su di sé. Si liberano da ogni complesso di inferiorità. Obbediscono al Signore e vivono come inviati per annunciare il Vangelo. Sono chiamati a identificarsi e a riconoscersi nel mandato di Gesù, così da poter dire, come suggerisce Papa Francesco, io sono missione».

Alle 20.30 dalla Basilica di San Nicolò di Lecco sarà trasmesso sul sito www.chiesadimilano.it in streaming audio l’incontro dell’Arcivescovo coi fedeli con la lettura dell’attore di teatro Matteo Bonanni delle Lettera dei Filippesi e il commento musicale del maestro Luca Cesana.

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