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VALMADRERA: SUCCESSO PER LA SERATA SU PASOLINI

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Valmadrera, 31 ottobre 2022 – Successo, nella Sala Auditorium del Centro Fatebenefratelli di Valmadrera, per lo spettacolo “I 100 anni di Pasolini, i 100 volti di Pasolini” con Paolo D’Anna, regia di Corrado Colombo.

 

Dopo i doverosi ringraziamenti iniziali, l’Assessore alla cultura Marcello Butti spiega il motivo per cui è stata organizzato questo evento: “Come tanti giovani non ho studiato al liceo Pasolini. I programmi scolastici rendono molto difficile arrivare a studiare gli argomenti più vicini alla nostra epoca. Ho letto quasi per caso le sue opere, rimanendo totalmente affascinato dal suo immenso talento, dalla sua visceralità nella denuncia dei mali del suo tempo”.

 

A questo punto inizia il monologo del noto attore Paolo D’Anna che esordisce definendo Pasolini un intellettuale di grandissimo valore: ha scritto poesie e romanzi, è stato sceneggiatore e regista dimostrando un talento straordinario in tutti questi ambiti d’espressione artistica.

 

Quando si è trasferito a Roma, Pasolini ha conosciuto gli intellettuali più importanti dell’epoca tra cui Elsa Morante, Moravia e Bertolucci che diventò suo fedele amico, fino alla sua morte. In un periodo di grande tensione tra PC e Democrazia Cristiana, si iscrisse al Partito Comunista ma ne fu poi espulso fra le polemiche. Era un uomo viscerale che attaccava le falsità e le ingiustizie dovunque le trovasse.

 

Conobbe anche la Callas e, pur omosessuale, Pasolini se ne innamorò; fu un rapporto travagliato tra due solitari e sempre a disagio tra le molte persone che li circondavano. Conobbe anche La Fallaci e fu subito amore e odio.

Fu uno “sconfitto”. Negli anni ’70 accantonò lo spirito rivoluzionario, cercò di fuggire dalla realtà spinto da un sentimento tragico della vita. Pasolini affermava di aver accettato la sconfitta e che questo non significava perdere dignità, affermava: “a tutti i nevrotici del successo, io dico convinto che preferisco perdere”.

 

Pasolini combatté le sue ultime battaglie contro i tabù sessuali, armato unicamente delle leggi della natura che, nella sua visione, raggiungono la purezza solo se liberate dai vincoli educativi e religiosi. Sul mare di Ostia cercava la vita, semplicemente trovò uomini di cui si innamorò.

 

 

Al monologhi di Paolo D’Anna si alternano i suoni profondi del sax di Renato Matarrese.

Paolo D’anna è stato molto apprezzato dal pubblico che lo ha applaudito più volte: senza enfasi e sentimentalismi è riuscito a raccontare e spiegare la vita e le opere di un personaggio di cui ancor oggi si parla troppo poco.

L’assessore Butti si è dichiarato molto soddisfatto della ottima riuscita della serata.

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