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BALLABIO, CONSONNI REPLICA A BUSSOLA: “INADEGUATO A GOVERNARE”

BALLABIO, CONSONNI REPLICA A BUSSOLA: “INADEGUATO A GOVERNARE”

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Ballabio, 11 agosto 2022 – Riferendosi a un’intervista andata in onda su Lecco Fm il 29 giugno 2022, nel corso della trasmissione Il cappello sulla notizia, la consigliera comunale ed ex sindaca di Ballabio, Alessandra Consonni, ha replicato al sindaco di Ballabio, Giovanni Bruno Bussola.

 

Riportiamo in calce le parole di Consonni:

 

“Di tutte le assurdità propinate da Bussola nella sua video intervista, la più marchiana è nel tentativo di di scaricare su di me la propria sconfitta, inventandosi un capro espiatorio: la causa di tutte le sue disgrazie.

 

Ebbene, basta saper contare sulle dita per rendersi conto che a batterlo in aula, oltre all’intera minoranza, è stata parte della sua maggioranza, altro che la cattiva Consonni! Infatti, il fallimento di Bussola sta nella sua inadeguatezza a governare, nella sua inidoneità a tenere assieme una maggioranza, visto che in appena un anno e mezzo ha rotto con 3 assessori su 5 e con il proprio capogruppo. Un record nazionale di incapacità politica! E non si tratta di inesistenti “consonniani” come li hanno definiti i media, ma di persone che avevano un rapporto di amicizia con lui, che lo hanno conosciuto bene, forse meglio di me, e che a un certo punto gli hanno detto: io non ci sto! Quel certo punto si chiama Barech, e anche qui non si tratta semplicemente di una questione di “ecologismo”, non si tratta solo di una fabbrica da costruire su un pascolo, soprattutto si tratta di trasparenza nell’approccio alle richieste dell’azienda, come è stato più volte dichiarato. Trasparenza prima e coerenza poi, queste sono le pietre d’inciampo di Bussola.

 

A proposito della coerenza, la cosa più paradossale, oltre che gratuitamente denigratoria, propinata dal signor Bussola nella video intervista, è l’aver sostenuto che d’estate anch’io mi aumentavo il compenso di sindaco. Un’altra affermazione infondata, perché è vero l’esatto contrario: d’estate il mio compenso tornava alla normalità, altro che votarmi l’aumento! Infatti, in quanto dipendente pubblico, insegnante alle superiori, per legge mi veniva dimezzata l’indennità di sindaco a 700 euro al mese e siccome dalla scuola mi viene stipulato un contratto per la durata di ogni anno scolastico, in estate terminava il dimezzamento così per due mesi l’anno percepivo il compenso pieno dal Comune, sino alla ripresa delle lezioni. Tutto qui: un semplice e momentaneo ripristino della quota normale di indennità che scatta in assenza di altro stipendio. Evidentemente Bussola ha cercato di accomunarmi a lui in una sorta di craxiano “così fan tutti” perché si sente in imbarazzo di fronte all’impegno più importante di Nuovo Slancio per Ballabio: non aumentare mai i costi della politica. Non è possibile che dopo questa promessa il sindaco di un paese di 4000 abitanti si voti un aumento fino a 1000 euro lordi al mese di denaro pubblico quando già ne prende 1500 netti. Nella precedente amministrazione ho passato notti insonni per scongiurare il più piccolo aumento per i cittadini, ho rinunciato a rimborsi spese, cene di rappresentanza e schede telefoniche, ho pagato di tasca mia i regali agli ospiti in visita… questo perché volevamo cambiare il solito modo di amministrare, portare la nostra rivoluzione in una politica che fa schifo, se no vi assicuro che per me non ne valeva proprio la pena di fare il sindaco.

 

Ma veniamo ai giorni nostri. In conclusione, di deroga in deroga, Bussola ha avuto circa due mesi di tempo, e ne avrà ancora, per sanare le situazioni che impediscono l’approvazione del bilancio. Noi abbiamo avanzato richieste ragionevolissime nel rispetto dei nostri valori, ma non abbiamo avuto alcun riscontro. Confido sempre, sino all’ultimo, nel ravvedimento di chi sbaglia e sarei ancora pronta a fare quel che posso per evitare il commissariamento se si riaffermasse coerenza e trasparenza nelle scelte, come abbiamo chiesto. Temo, invece, che qualcuno preferisca fare la vittima e mandare tutti a casa confidando che, in un prossimo futuro, accanto a lui non ci sarà più la voce della coscienza.

 

Alessandra Consonni”

 

 

Ecco l’intervista in questione, risalente alla puntata del 29 giugno 2022 del Cappello sulla notizia:

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