Valmadrera, 21 maggio 2022 – Il Parco Monte Barro, nell’ambito del Progetto Cariplo “Capitale naturale sul monte di Brianza” ha promosso un’iniziativa finalizzata alla riqualificazione ecologica di alcuni corsi d’acqua ubicati nei comuni di Valmadrera e Galbiate.
Gli interventi previsti completano opere di sistemazione e regimazione idraulica già realizzate e sono finalizzati alla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e ricostituzione di vegetazione negli ambiti ripariali adiacenti, allo scopo di incrementare la permeabilità ecologica del territorio e contenere l’ingresso di specie alloctone e infestanti. Le aree d’intervento sono il Torrente Rosè, tra Viale Promessi Sposi, Via Preguda e Via del Donatore, e il Torrente Sant’Antonio, presso Piazza Fontana. Questi corsi d’acqua sono a regime torrentizio e sono asciutti per gran parte dell’anno, portando acqua raccolta dai bacini idrografici a monte solo in occasione di precipitazioni, attraversando ambiti urbanizzati a permeabilità ecologica compromessa.
È quindi fondamentale intervenire attuando mediante il contenimento di vegetazione infestante e alloctona presente all’interno dell’alveo, formando corridoi vegetati per la connessione ecologica delle aree poste in fregio al corsi d’acqua, per la parziale rinaturalizzazione di ambiti urbanizzati e antropizzati e per favorirne la permeabilità ecologica. Le essenze che saranno poste a dimora troviamo: Acero campestre (Acer campestre), Carpino bianco (Carpinus betulus), Nocciolo (Corylus avellana), Biancospino (Crataegus monogyna), Ciliegio (Prunus avium), Prugnolo (Prunus spinosa).
A tutela della fauna autoctona saranno posate delle barriere atte ad ostacolare la risalita del Gambero della Louisiana (Procambarus clarkii), a favore del Gambero europeo (Austropotamobius pallipes). Per l’installazione della barriera è stata individuata una briglia lungo il Torrente Rosè (Valmadrera).
Va ricordato che la Biodiversità svolge un ruolo fondamentale per la funzionalità degli ecosistemi acquatici ed in particolare per quelli fluviali. La protezione di questa biodiversità risulta uno degli aspetti più stimolanti per gli interventi di conservazione, in quanto sugli ambienti acquatici, in particolare della Brianza e della Lombardia, la pressione antropica è estremamente forte e particolarmente urgente è la necessità di trovare un connubio tra sviluppo economico e tutela di ambienti fondamentali per la stessa sopravvivenza umana. La protezione della biodiversità dei corsi d’acqua è strettamente legata alla gestione del territorio, per quanto riguarda sia la gestione della rete idrica e fognaria sia quella del territorio circostante.
Il progetto è già stato approvato, si è in fase di affidamento dei lavori, che dovrebbero terminare entro l’estate.