Lecco, 23 marzo 2021 – Prosegue l’attività di “La scuola è a scuola”, gruppo di genitori che si sono aggregati spontaneamente per difendere il diritto allo studio dei loro figli. Nel gruppo, che nel giro di pochi giorni ha raggiunto le settecento adesioni, vi sono anche nonni ed insegnanti.
Dopo avere appeso gli striscioni “La scuola è a scuola” alle finestre ed ai balconi delle case finalmente i cartelloni che rivendicano il diritto ad un’istruzione in presenza sono stati affissi anche sulle scuole alcune paritarie, alcune statali.
Oggi è arrivata la risposta del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, settimana scorsa si è tenuto l’incontro col vice-sindaco e 4 assessori. Quanto al primo punto il Garante Riccardo Bettiga dopo aver chiarito di essere ben consapevole del disagio arrecato alle famiglie ma soprattutto ai ragazzi e ai bambini più piccoli dalla recente scelta di chiudere le scuole, ha manifestato accordo rispetto al tema da noi sollevato che il diritto alla salute ha impattato drammaticamente su tutti gli altri diritti dei cittadini e che il diritto alla salute va inteso in un’accezione che ne contempli anche gli aspetti relativi alla salute mentale ed al benessere psicologico.
Quanto all’incontro con Vice Sindaco Simona Piazza e Assessori al Welfare, Emanuele Manzoni, alla Famiglia, Giovani e Comunicazione, Alessandra Durante, all’Educazione e sport, Emanuele Torri, all’ ambiente, mobilità e pari opportunità, Renata Zuffi, erano presenti, in rappresentanza del gruppo “La scuola è a scuola”, Eleonora Colombo, Alice Guizzetti, Fabiana Maddaluno, Federica Mauri, Giovanna Samà le quali, dopo aver esposto le modalità e i motivi della nascita del gruppo spontaneo, hanno illustrato i passi fatti fino ad allora.
Inoltre è stato richiesto all’amministrazione di farsi portavoce sui tavoli provinciali e regionali delle seguenti istanze: – modalità di comunicazione più rispettose nei confronti delle famiglie, evitando di emanare provvedimenti dalla sera alla mattina – le scuole oggi sono aperte in sicurezza per alunni con bisogni educativi, perché non fornire ai dirigenti le nuove disposizioni per aprire in sicurezza per tutti alla luce delle conoscenze delle varianti? – L’organizzazione attuata sino ad ora con suddivisione in “bolle” permetterebbe (come sino ad ora) di sospendere l’attività e proseguire con la DAD per alcune classi permettendo agli altri di continuare l’attività in presenza.
Chiediamo quindi chiusure a macchia di leopardo e solo dove serve, tenendo aperte le scuole “virtuose”. – la dad/Did deve essere ritenuta l’extrema ratio; è inaccettabile che dopo un anno venga riproposta come soluzione. – il diritto alla salute è più ampio del diritto a non contrarre il covid: è diritto alla salute psicofisica, emotiva, alla crescita libera e consapevole che tenga conto di ogni aspetto dell’individuo!
Anche nella nostra provincia i dati del disagio sono allarmanti: Crescita di disturbi dell’alimentazione, disagi psico fisici, atti di autolesionismo e suicidiari con abbassamento dell’età, pubertà precoce, abbandono scolastico, rischio di bornout emotivo da parte dei genitori, sedentarietà, alienazione e abuso di strumenti informatici e televisione. La politica e le istituzioni hanno il dovere di valutare questi aspetti che non possono essere sottovalutati. I bambini e i ragazzi sono il nostro Futuro, i cittadini di domani. Tutte le richieste avanzate sono state sostenute e supportate dai relativi riferimenti alla Carta Costituzionale.
Tutti gli assessori hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto e le modalità adottate dal gruppo, manifestano solidarietà e comprensione, portando dati e garantendo che l”Amministrazione continuerà con l’Impegno trasversale (trasporti, controlli) a lavorare per garantire la sicurezza, Procederà con i lavori di progettazione di laboratori, percorsi didattici, centri ricreativi (per questa estate), si impegna a riportare le istanze nei tavoli dove Sindaco e Vice sindaco siedono.
La scuola è a scuola ha inviato ben due missive a Sindaco e Assessori, Garante, Fontana, Volontè, Ordine psicologi Lombardia che ha recentemente preso contatti. Gli unici a non aver risposto fin’ora sono il Presidente Fontana e Volontè.
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