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CALANO I REATI MA LECCO NON E’ ISOLA FELICE

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Lecco, il 19 dicembre 2019 – Il 2019 ha evidenziato una considerevole diminuzione dei reati, passati da più di 10mila a poco più di 9mila. I dati sono stati forniti nel corso della seduta della Riunione Tecnica di Coordinamento, presieduta dal Prefetto Michele Formiglio – ed allargata alla presenza del Comandante della Polizia Locale di Lecco – incentrata sui temi della situazione della sicurezza del territorio provinciale. Nel corso della seduta tenutasi in Prefettura è stato ribadito il forte impegno dispiegato dalle forze di polizia per elevare i livelli di vivibilità e sicurezza nella città di Lecco e nella provincia e sono state, inoltre, formulate riflessioni e proposte per orientare in modo sempre più mirato ed efficace i servizi a tutela della sicurezza dei cittadini, affrontando con ancor maggiore incisività talune criticità, che possono costituire ragione di insicurezza per i cittadini. Alla luce dei dati statistici relativi ai reati consumati nel corso del 2019, nel confronto con quelli dell’anno precedente, è emersa una significativa contrazione del numero dei reati ed un contemporaneo aumento dell’incidenza percentuale dei reati dei quali sono stati scoperti gli autori, a conferma dell’efficacia delle strategie di prevenzione e contrasto della criminalità messe in campo nei mesi scorsi, come testimoniato da arresti ed allontanamenti.

LE PAROLE DELLA PREFETTURA

“L’esigenza, unanimemente condivisa, di rinsaldare il sentimento diffuso di sicurezza – spiega la Prefettura – presuppone un “fronte comune” fra Istituzioni, forze di polizia e società civile, unite nella difesa dei valori della legalità e della coesione sociale. A tal fine, da parte delle forze di polizia è stata riconfermata la massima disponibilità ad un’ulteriore intensificazione dei servizi di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio, anche in modo da contrastare i reati predatori e quelli che destano il maggiore allarme sociale ed infrenare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti in vie secondarie e laterali e del bivacco molesto”. È stata inoltre condivisa con la Polizia Locale di Lecco l’esigenza di porre fine al fenomeno dell’accattonaggio molesto che si registra sul Sagrato della Basilica di San Nicolò in occasione delle funzioni liturgiche e che, “in ragione dell’aggressività di cui si connota, ingenera soprattutto nelle persone anziane sentimenti di insicurezza.  L’incontro si è concluso con l’intesa di continuare a monitorare costantemente l’efficacia delle azioni programmate e apportarvi, se necessario, gli opportuni correttivi in un contesto di sicurezza partecipata ed allargata in cui tutti si sentano protagonisti attivi”.

I NUMERI DELLA PROVINCIA LECCHESE

I numeri parlano chiaro: quasi il 10 per cento di reati in meno rispetto al 2018: da 10.095 a 9.175 reati nel corso di quest’anno che volge al termine. Tra i crimini più odiosi calano i furti di quasi il 14 per cento (da 4.497 a 3.891), le lesioni dolose (da 297 a 227), le ricettazioni (da 38 a 27), le estorsioni (da 58 a 33). Ma salgono anche i reati legati alla droga (da 83 a 85), i danneggiamenti seguiti da incendio (da 12 a 14). E le rapine sono calate di più del 20 per cento (da 71 a 55). Un quadro non consolante ma che comunque non desta particolare scalpore.

Vivere in provincia di Lecco non vuol dire vivere in un’isola felice ma non è neanche paragonabile al vivere in altri territori dove la criminalità è una vera e propria emergenza. Di sicuro l’attenzione deve rimanere altissima perché il crimine non attende altro che il “mollare la presa” per rialzare la testa.

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