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I ‘NOSTRI’ OSPEDALI SEMPRE PIU’ A MISURA DI DONNA

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Lecco, 12 dicembre 2019 – L’ASST di Lecco ha ricevuto in questi giorni da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, gli annuali Bollini Rosa (due per l’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco e due per il “S. L. Mandic” di Merate), sulla base di una scala da uno a tre, per il biennio 2020-2021.  I Bollini Rosa premiano gli ospedali impegnati sui temi salute femminile che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne.

Rispetto al bando precedente, gli ospedali italiani premiati sono aumentati, passando da 306 a 335. Oltre a una crescita in termini di numeri, quest’anno si registra anche un miglioramento della qualità: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 a 96. Inoltre, 167 strutture hanno conquistato due bollini e 72 un bollino.

L’ospedale Manzoni, sede dell’Asst di Lecco 

Da diversi anni ormai, l’ASST di Lecco riceve il riconoscimento che Fondazione Onda assegna agli Ospedali attenti alla salute femminile, segno e cifra dell’impegno della struttura nella promozione della medicina di genere e della salute della donna – commenta Paolo Favini, Direttore Generale dell’ASST di Lecco – Vengono confermati due Bollini Rosa all’Ospedale Manzoni di Lecco e il San Leopoldo Mandic passa da un Bollino Rosa a due Bollini. Il lavoro di tutti noi sarà sempre più orientato ad un approccio di genere indispensabile per cure con elevato livello di personalizzazione” .

 

Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali nella candidatura considerando gli elementi qualitativi di particolare rilevanza e il risultato ottenuto nelle diverse aree specialistiche presentate.

Tre i criteri di valutazione con cui sono stati valutati gli ospedali candidati: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute specificatamente femminili e patologie trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, di percorsi diagnostico-terapeutici e di servizi clinico-assistenziali in grado di assicurare un  approccio efficace ed efficiente in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della paziente e di ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e degenza della donna tra cui il supporto di volontari, la mediazione culturale e l’assistenza sociale.

 

 

 

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