1. Home
  2. news
  3. VIOLENZA DA FILM E VANDALISMO IN VIA DIGIONE: LA LETTERA DELLA LEGA

VIOLENZA DA FILM E VANDALISMO IN VIA DIGIONE: LA LETTERA DELLA LEGA

46
0

Lecco, il 1 settembre 2022 –  Potrebbe essere considerata una scena da film quella a cui hanno assistito ieri sera (31 agosto) verso le 23 i residenti di via Digione dai loro balconi: protagonista di questo episodio sarebbe un giovane che, incappucciato e armato con una spranga di ferro, ha ripetutamente colpito le vetrine del negozio da parrucchiere “Vola Hair Passion” al civico 29. L’uomo è anche riuscito ad introdursi nella corte interna di un condominio, danneggiando le macchine parcheggiate. Gli abitanti hanno allertato le forze dell’ordine. Giunti sul posto, i carabinieri si sono messi sulle tracce del giovane, probabilmente fuggito in direzione della Piccola, dove proprio stamattina è avvenuto lo sgombero e la pulizia dell’area “stecche-magazzino”.

 

La capogruppo della Lega del consiglio comunale Cinzia Bettega ci manda questa lettera che noi pubblichiamo integralmente:

“Un nordafricano con una mazza enorme ieri sera, 31 agosto, alle 11 di sera sfasciava la bella vetrata di un negozio di acconciature in via Digione a Lecco. Il referente provinciale della Lega, Daniele Butti, transitava proprio in quei momenti di violentissimo vandalismo e ha avvisato le forze dell’ordine. Si è allontanato con una pronta inversione di marcia prima di ricevere una mazzata sull’auto, ma cosa sarebbe successo se fosse ci fosse stato qualcuno o qualcuna a piedi?

 

Una scena che abbiamo già visto nei film o letto nei casi di degrado delle metropoli, ma un conto è prenderne atto comodamente seduti sul divano di casa un altro esser presenti di persona al fatto: momenti di vera paura.

Pare che questo soggetto, forse non era solo, abbia sfogato il suo furore distruttore anche sulle auto parcheggiate in un cortile.

 

E’ ancora presto per conoscere un rapporto preciso dei fatti di ieri sera, ma non è presto per constatare che qualora fosse uno straniero irregolare sarebbe l’ennesimo episodio figlio di una politica della sinistra che spalanca le porte dell’Italia. Un’ondata migratoria subita senza regole non è solidarietà ma incapacità e causa di un danno permanente alla civile convivenza.

Se le indagini individuassero l’autore degli atti violenti fra gli “ospiti” dell’area della Piccola il numero dei colpevoli aumenterebbe e fra questi metterei il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e i suoi assessori che non provvedono a rendere quell’area dignitosa nonostante da mesi siano sollecitati a farlo. C’è un’ordinanza comunale che vieta la permanenza all’interno dell’area denominata “stecche magazzino”, ma non è stata ancora applicata. Tipica grida manzoniana.”

   

(Visited 46 times, 1 visits today)

LEAVE YOUR COMMENT