I carabinieri di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere a carico di 9 persone per gravi fatti di violenza in un contesto di rivalità tra gruppi di ‘trapper’.
Tra i destinatari del provvedimento del gip Guido Salvini, nell’inchiesta del pm Francesca Crupi, c’è Mohamed Lamine Saida, detto Simba la Rue, di fatto residente a Lecco, accusato, tra l’altro, di sequestro di persona e lesioni su Mohamed Amine Amagour, il rapper Baby Touché, che il 9 giugno fu picchiato e tenuto dentro un’auto per 2 ore coi video postati sui social. Simba, poi, a metà giugno subì un agguato e fu ferito a coltellate a Treviolo. Su questo caso indagano i pm di Bergamo.
Le due bande di ‘trapper’, che fanno capo a Simba La Rue e Baby Touché, sono “governate da regole di fedeltà reciproca e di omertà” e si sono rese “protagoniste di reiterati episodi di violenza” seguiti “all’aspra conflittualità determinata dalle rivalità nella diffusione delle rispettive produzioni musicali”. È quanto emerge dalle indagini dei carabinieri della Compagnia Milano Duomo che oggi hanno portato a 9 arresti. Gli arresti sono stati eseguiti tra Bergamo, Como e Lecco per accuse, a vario titolo, di sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate.