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PARITARIE LECCO, ANCORA POLEMICA: “INFORMAZIONI FUORVIANTI NELLA NEWSLETTER DEL SINDACO”

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Lecco, 17 luglio 2022 – Dopo la conferenza stampa svolta in Comune venerdì sera, i rappresentanti dell’Associazione delle Scuole Paritarie dell’Infanzia lecchesi sono tornato sulla nuova convenzione relativa ai finanziamenti per gli istituti lecchesi, rilevando alcune incongruenze nella newsletter del sindaco pubblicata la sera stessa:

 

Egr. Sig. Sindaco e sigg.ri Consiglieri Comunali,

dopo un percorso che noi sappiamo essere stato lungo e travagliato perché partivamo da posizioni molto distanti, pensavamo di aver chiuso tutti gli accordi in maniera soddisfacente per entrambe le parti e avevamo concordato una conferenza stampa congiunta molto pacata per raccontarne i contenuti e rasserenare il clima che, negli ultimi giorni di chiusura degli accordi, è stato decisamente molto collaborativo tra di noi e ci ha portato a convergere su temi essenziali.

Grande è stato quindi lo stupore e anche l’incredulità nel leggere, al termine della conferenza stampa di ieri convocata per le ore 17.30 dove eravamo in perfetta sintonia su temi e contenuti, la newsletter del Sindaco (pubblicata sempre ieri ore 18.30) che annunciava “la nuova Convenzione tra il Comune di Lecco e l’Associazione scuole dell’infanzia paritarie di Lecco, il cui finanziamento permetterà di ridurre sensibilmente il costo delle rette degli asili per circa 630 famiglie lecchesi, con un importantissimo risparmio medio a famiglia pari a 2.200 l’anno”.

E, ancora, nella stessa newsletter, si parla di un contributo di 7.000.000 di euro in 5 anni quando ben sappiamo che l’accordo prevede cifre superiori: contributo indicizzato con tutti i tetti massimi e minimi concordati, riconoscimento economico per eventuali sezioni in più, una tantum, aumento fondi disabilità e cioè tutto quanto da noi richiesto per scongiurare l’aumento delle rette.

I numeri espressi in questa newsletter non sono corretti e i contenuti non corrispondono né alla realtà né allo spirito degli accordi approvati, interamente fondati sull’esigenza condivisa di poter assicurare il servizio senza aumentare le rette per tutta la durata della Convenzione.

Precisiamo che dal primo all’ultimo incontro (cioè da novembre 2021 a luglio 2022), il Sindaco ha sempre dichiarato che l’eventuale abbattimento delle rette “non faceva parte delle sue linee programmatiche di mandato” e che non era disponibile a mettere a bilancio risorse aggiuntive per attuarlo.
In tale contesto il calcolo del contributo comunale sulla base delle cosiddette “sezioni nominali” (concetto apertamente rinnegato dall’Associazione durante tutta la trattativa) ci era stato presentato come una necessità burocratica che però, non avrebbe modificato la sostanza e, solo per questo, è stato condiviso l’accordo.

E’ quindi incomprensibile, fuorviante e, ci permettiamo di dire, anche scorretto, promettere alle famiglie lecchesi una diminuzione delle rette (dandone persino un conteggio che, di fatto, è superiore al costo della retta media pagata dalle famiglie stesse) ed è poco dignitoso farlo dopo pochi minuti dal termine di una conferenza stampa congiunta nella quale si illustrava tutt’altro e ci si impegnava a mantenere un clima di collaborazione costruttiva.

Ora è necessario che il Sindaco confermi in tutte le sedute pubbliche istituzionali, dove verrà trattato e votato questo documento, lo spirito e la sostanza del testo condiviso e cioè che, grazie ai maggiori fondi stanziati dal Comune e al ruolo di Coordinamento e riparto solidale dei fondi tra le scuole da parte dell’Associazione, sarà possibile continuare a garantire la capillarità del servizio in tutti i rioni e le rette potranno essere mantenute stabili per tutta la durata della Convenzione a meno di contingenze particolarmente sfavorevoli.

Pensavamo di aver chiuso e chiarito reciprocamente tutto quanto dopo nove lunghissimi mesi, e aver trovato un equilibrio che poteva garantire un nuovo inizio dentro un clima collaborativo e di rispetto reciproco e invece evidentemente così non è.

Tra gli accordi presi al termine della trattativa, oltre alla conferenza stampa congiunta, c’era anche l’impegno a una lettera congiunta per le famiglie che declinasse i contenuti della nuova Convenzione.

Ci troviamo invece costretti a vincolare la nostra firma sull’accordo a un chiarimento pubblico del Sindaco al Consiglio Comunale e alle famiglie lecchesi in merito agli effetti dell’approvazione e agli obblighi reciproci nonché l’aggiunta nel testo della clausola 20/4 che dovrà precisare che il meccanismo di calcolo esclude comunque ogni possibilità di differenziare le rette tra residenti e non, tranne esclusivamente quanto già in essere.

LA COMMISSIONE E IL CDA DELL’ASSOCIAZIONE CHE HA SEGUITO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO

Giovanni Caccialanza, Mauro Fumagalli, Giorgio Redalli, Zoran Bora, Michele Bianchi, Matteo De Melgazzi, Eugendio Landi, Gianni Devizzi, Angela Fortino

 

Anche Corrado Valsecchi di Appello per Lecco è intervenuto sull’argomento:

 

Ricevo e mi sembra naturale commentare il testo inviato dalla Commissione e il cda dell’associazione Scuole Materne Paritarie. Nemmeno fossi un apprendista stregone. Avevo messo solo ieri in allerta con un comunicato stampa dai pericoli di promuovere una conferenza stampa senza aver fatto i necessari e indispensabili passaggi istituzionali in commissione capigruppo e consiglio comunale luogo deputato a ratificare delibere ed intese. Il Comune di Lecco è in mano a dei dilettanti allo sbaraglio che vivono di comunicazione e ignorano le regole della democrazia. Questo viene testificato da questa nuova polemica dell’associazione a meno di 24 ore della conferenza stampa alla quale anche la stessa associazione avrebbe fatto bene a non partecipare. Se si saltano i livelli rappresentativi di garanzia a tutela dei cittadini questo è quello che succede. Un Sindaco che cambia versione pochi minuti dopo la Conferenza e l’associazione rappresentativa delle scuole materne Paritarie che legittimamente si indigna. Non è stata la prima volta e temo che non sarà l’ultima in cui vedremo all’opera questa Giunta nel falsificare la realtà, non avere alcuna consapevolezza del ruolo che gli è stato assegnato dagli elettori, imponendo un modello di comunicazione e relazioni a dir poco imbarazzanti. Quindi adesso aspettiamo come in una telenovela la prossima puntata di una vicenda che si sta facendo sempre più grave, ma con dispiacere evidenziamo che non è per niente seria.

Corrado Valsecchi capogruppo consiliare di appello per Lecco

 

Infine, ecco la posizione del gruppo di consiglieri di Lecco Merita di Più:

 

Quando abbiamo ricevuto la “newsletter del Sindaco”, pochi minuti dopo la conferenza stampa congiunta che annunciava l’accordo raggiunto sulla convenzione per le paritarie, siamo rimasti a dir poco meravigliati dal suo contenuto e abbiamo pensato di non aver capito nulla di quanto comunicato alla città appena un’ora prima.

Purtroppo abbiamo dovuto attendere di ricevere il testo della convenzione tramite la convocazione della commissione (perché come al solito il tutto viene prima condiviso mediaticamente che con i consiglieri comunali) per verificare con i nostri occhi quanto fossero false le parole scritte dal Sindaco nel suo “messaggio alla città”.

Dopo aver infatti detto più volte (anche tramite l’assessore della partita Torri) che non ci sarebbero state risorse aggiuntive (richieste per non aggravare il costo già sostenuto dalle famiglie lecchesi) in quanto NON NECESSARIE e che di eventuali aumenti delle rette sarebbe stata responsabile l’associazione delle scuole paritarie, improvvisamente il Sindaco scrive di incredibili diminuzioni delle rette, senza sapere nemmeno di cosa stia parlando in quanto il risparmio dichiarato sarebbe praticamente uguale a quanto oggi spende ogni famiglia per l’intero anno.

In ogni caso il “cambio di passo” su questa tematica da parte dell’intera maggioranza (in particolare di quella più a sinistra che in passato era sempre stata contraria alla convenzione) ha quasi del ridicolo: siamo passati dalle dichiarazioni imbarazzanti (per giustificare il mancato aumento di fondi) sul fatto che meno iscritti corrispondono a più risorse per bambino (dimenticandosi che i costi fissi si sostengono in ogni caso), per arrivare a impossibili risparmi che azzererebbero le rette annuali pagate, a meno di stanziare molti più soldi di quanto richiesto dall’associazione stessa.

Riteniamo sia necessaria una rettifica sul tema da parte del Sindaco e dell’assessore per rispetto delle tante famiglie che leggeranno questa newsletter: è il momento di prestare più attenzione alla sostanza e meno alla forma, senza creare false aspettative ai cittadini e trasformare la newsletter in uno strumento di mera propaganda.
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