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CHIUDE LA SEMI-INTENSIVA PNEUMOLOGICA DI MERATE, MAGNI PRESENTA UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO SCHILLACI

CHIUDE LA SEMI-INTENSIVA PNEUMOLOGICA DI MERATE, MAGNI PRESENTA UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO SCHILLACI

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Merate, 20 giugno 2024 – Venuto a conoscenza della decisione di chiusura del reparto di semi-intensiva pneumologico di Merate per mancanza di infermieri, Sinistra Italiana lecco, attraverso il senatore Tino Magni ha presentato martedì 18 giugno una interrogazione in Senato al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedere di garantire le procedure di urgenza relative alle acuzie respiratorie sofferte da persone con distrofie e altre malattie di natura neuro-muscolare.

Nell’interrogazione, Magni sottolinea che: “quello di Merate era l’unico centro in Italia specializzato nelle crisi del respiro. Il reparto del Mandic è unico nel suo genere perché pensato e organizzato in funzione della acuzie respiratorie dei pazienti con sindrome di Duchenne. Si tratta della struttura più adeguata per rispondere ai bisogni di pazienti pluripatologici.”

Milva caglio, responsabile alla salute e welfare di sinistra italiana lecco, dichiara: “Ancora una volta i bisogni di salute delle persone più fragile e che ne hanno maggiormente bisogno, vengono disattese, andando contro il diritto di salute riconosciuto dall’art. 32 della Costituzione. Auspichiamo che venga trovata una soluzione il prima possibile tra Asst lecco, Inrca di Casatenovo e l’assessore al welfare dott. Bertolaso per garantire il ripristino del servizio”.

Questa l’interrogazione di Magni:

Al Ministro della salute. – Premesso che:

l’interrogante ha appreso da notizie di stampa locale della preoccupazione destata nella comunità brianzola dall’improvvisa decisione dell’INRCA di sospendere l’attività del reparto di terapia semi-intensiva pneumologica, allestito nelle corsie dell’ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate;

la decisione sarebbe motivata dalla grave carenza di infermieri, così l’ospedale chiuderebbe, temporaneamente, il reparto di terapia semi-intensiva pneumologica, gestito dall’INRCA di Casatenovo dentro l’ospedale cittadino;

il provvedimento è stato comunicato dal direttore sanitario Riccardo Luzi al direttore della pneumologia e ai vertici dell’ASST di Lecco. La scelta è stata giustificata per la “grave criticità” relativa alla “carenza di personale infermieristico”. Quello disponibile è stato spostato tutto nel reparto di rianimazione pneumologica;

risulta all’interrogante che quello di Merate fosse l’unico centro in Italia specializzato nelle crisi del respiro, unico nel suo genere, pensato e organizzato in funzione delle acuzie respiratorie dei pazienti con sindrome di Duchenne. Si tratta della struttura più adeguata per rispondere ai bisogni di pazienti sovente pluripatologici;

risulta altresì che il reparto fosse stato costruito alcuni anni fa, dopo l’apertura della pneumologia, attraverso la collaborazione tra il primario e l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, l’associazione nazionale di riferimento per le persone con distrofie e altre malattie neuromuscolari: grazie alla sua posizione strategica, poteva essere comodamente raggiunto da numerose province e garantire un fondamentale servizio ad un’ampia zona del Paese;

risulta chiaro che questa scelta organizzativa avrà conseguenze pesantissime per tante famiglie che sino ad oggi potevano contare sull’esperienza qualificata di personale specializzato nelle procedure di emergenza necessarie per questa tipologia di pazienti, che dopo la chiusura del reparto in caso di necessità dovranno recarsi presso il pronto soccorso e sperare di essere accolti nel modo corretto,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della vicenda;

quali iniziative di competenza intenda intraprendere per garantire il diritto di cura di tutti i malati e nel caso specifico se non ritenga di dover intervenire per garantire che l’ospedale San Leopoldo Mandic possa somministrare le procedure di emergenza relative ad acuzie respiratorie sofferte da persone con distrofie e altre malattie di natura neuromuscolare.

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