
LECCO, 12 MARZO 2025 – Nella mattinata di oggi, mercoledì 12 marzo, la Squadra Mobile di Lecco ha eseguito il fermo di un agente della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Immigrazione della Questura lecchese.
Il provvedimento restrittivo della libertà personale si basa sulle risultanza di un’articolata attività di indagine svoltasi nell’arco di alcuni mesi e condotta interamente dagli investigatori della Squadra Mobile di Lecco, che ha permesso di accertare e contestare al dipendente della Polizia di Stato alcuni episodi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio relative alle procedure amministrative per la regolarizzazione della permanenza sul territorio italiano di cittadini stranieri, con riferimento alle quali il soggetto fermato svolgeva un ruolo nella gestione dell’iter amministrativo.
Durante le perquisizioni effettuate negli uffici della Questura riservati all’Ufficio Immigrazione nella disponibilità del fermato è stata trovata una somma di denaro in contanti pari a 40.000 Euro, altre somme di denaro, sempre in contanti, per un totale di 2.500 Euro sono state trovate nell’autovettura nella esclusiva disponibilità del fermato e nella sua abitazione.
La squadra Mobile di Lecco, in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso da questa Procura della Repubblica, ha, inoltre, posto sotto sequestro i locali di un’agenzia che forniva assistenza ai cittadini stranieri per il disbrigo delle pratiche necessarie all’ottenimento dei documenti di soggiorno. Secondo le indagini finora condotte, questa risulta aver avuto un attivo negli episodi criminosi contestati al poliziotto.
Le indagini proseguono per analizzare la copiosa documentazione cartacea e informatica sequestrata durante le perquisizioni, al fine di delineare con maggiore precisione l’effettiva consistenza dei fatti posti in essere. Come previsto dal codice di procedura penale, nelle prossime ore il fermato sarà posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la convalida del provvedimento e per il vaglio delle richieste che la Procura formulerà in ordine allo status libertatis.