
APERTURA DI VILLA GOMES E VILLA PONCHIELLI, UN SUCCESSO “SCAPIGLIATO”
LECCO, 13 OTTOBRE 2025 – La giornata di domenica 12 ottobre ha visto svolgersi con grande risposta di pubblico l’apertura straordinaria a Maggianico delle ville Gomes e Ponchielli, costruite e vissute a fine Ottocento dai noti omonimi compositori.
L’evento, voluto e organizzato da diverse realtà associative del Rione di Maggianico e della Città di Lecco (Circolo Figini, la Comunità Pastorale Beato Serafino di Chiuso e Maggianico, Spring Run Lecco, Officina Gerenzone aps, Archive’s Heritage, Ordine dei Cavalieri di Parte Guelfa, Associazione Giuseppe Bovara – “Archivi di Lecco e della Provincia”) con l’appoggio del Comune di Lecco (Assessorato alla Cura della Città e Lavori Pubblici – Assessorato all’Attrattività Territoriale), segue quello già avvenuto lo scorso giugno ed è stato caratterizzato da esposizioni, momenti musicali e piccole “sorprese”.
Quasi un migliaio di persone, accompagnate da numerosi volontari, hanno avuto infatti l’opportunità di vedere il laghetto romantico del parco di villa Ponchielli sistemato e riempito per l’occasione d’acqua. Si tratta di uno dei tanti manufatti idraulici che caratterizzano il luogo, per i quali è in programma la pulizia e il ripristino dei giochi idraulici (l’impianto è ancora esistente e, previo controllo e revisione, funzionante). Nella suggestiva e inaspettatamente silenziosa grotta “alla Ludwig” i visitatori – concordemente stupiti per la bellezza del parco – sono stati accolti e “rapiti” dalle note del Fluctus guitar duo (Luca Bonsanto e Debora Riva) che hanno rievocato, nella commozione generale degli astanti, l’atmosfera ponchielliana. Una doverosa riflessione è stata dedicata alle vicende familiari e ai meriti civili dei Gerosa Crotta, ultimi proprietari “privati” della villeggiatura ponchielliana, da loro salvaguardata e destinata meritoriamente a scopi benefici e in seguito, a metà anni Novanta, rilevata dal Comune di Lecco che ne è attuale detentore. All’interno della villa, accolti dagli aneddoti familiari narrati da Maria Antonietta Ponchielli – pronipote diretta del Maestro – gli stessi visitatori hanno potuto ammirare nel salotto diverse opere inedite di autori vissuti e attivi tra Ottocento e Novecento nel territorio lecchese (Andrea Fleissner, Carlo Pizzi, Paolo Solari, Orlando Sora).
Molto interesse ha catturato l’allestimento con arredi e vestiti d’epoca, richiamanti l’epoca in cui Amilcare Ponchielli e la moglie Teresina Brambilla abitarono il luogo. In Villa Gomes il folto pubblico ha potuto ammirare l’esito dei restauri che hanno ridato vita al salone, alle statue del Guarany e al soffitto affrescato dello scalone. Nell’apertura sono stati protagonisti docenti e alunni della Scuola Civica di Musica “Giuseppe Zelioli” che, per ricordare i quarant’anni di presenza della scuola nel prestigioso immobile, hanno offerto momenti musicali (oltre al Fluctus guitar duo si sono esibiti all’organo Massimo Borassi e al pianoforte Isabella Chiarotti e Margherita Santomassimo) che hanno raccolto l’apprezzamento del pubblico.
Il successo della giornata, frutto di lavoro corale avviato nello scorso giugno, è dimostrazione del forte interesse e della ferma volontà dei cittadini lecchesi (e non solo) di riscoprire beni che in fondo, come Villa Gomes, “scontati” non sono; e di riappropriasi di un luogo di incomparabile bellezza come il complesso del parco e della villa Ponchielli, rimasti in infruttuoso abbandono negli ultimi trent’anni. Le varie realtà associative promotrici della giornata, sollecitate dal pubblico intervenuto, hanno già in programma per la prossima primavera nuove iniziative che chiameranno non solo la partecipazione ma anche la collaborazione di tutti, nella convinzione che solo lavorando in proficua e serena sinergia si possa raggiungere l’importante obiettivo di tenere accesa l’attenzione sul complesso ponchielliano, auspicandone il futuro definitivo recupero e restituzione alla comunità. Nella giornata sono state raccolte libere offerte interamente devolute al fondo per il restauro del quadro secentesco dell’Adorazione dei Pastori situato nella Parrocchiale di Maggianico, nella cappella dove nel 1886 fu battezzata Gioconda Amilcarina Ponchielli, figlia postuma del Maestro.