
LECCO, 19 MARZO 2025 -Il fenomeno “Blue Tongue” nella nostra regione si è manifestato in modo acuto lo scorso anno tra agosto ed ottobre, con oltre 300 casi, di cui circa 70 nel territorio di ATS Brianza. Parliamo della “blue tongue”, la malattia della lingua blu. La cosiddetta febbre catarrale degli ovini è una patologia infettiva dei ruminanti, non contagiosa per l’uomo, trasmessa da insetti vettori, appartenenti alla specie dei culicoidi, soliti succhiare il sangue dagli animali e deporre le uova in ambienti fangosi, come pozze piovane, corsi d’acqua, campi irrigati, scoli di abbeveratoi.
Il virus si trasmette da un animale all’altro attraverso la loro puntura. Tra i ruminanti, ad essere più colpiti dalla malattia veicolata da questi agenti patogeni sono gli ovini: i sintomi sono febbre, scolo nasale, edema della testa e congestione delle mucose della bocca. Nei casi più gravi la lingua, ingrossata e cianotica, esce dalla bocca, da qui il nome. L’infezione, avverte il Ministero della Salute, è altresì causa di malformazioni fetali e aborti, e può essere letale. Nemmeno i bovini sono immuni, anzi, possono essere “serbatoio” del virus più a lungo, trasmissibile fino a 60 giorni dall’infezione.