
Terno d’Isola, 14 ottobre 2024 – “Al centro del nostro progetto di sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa ci sono le persone. Anche il nostro impegno per l’ambiente, l’attenzione all’ottimizzazione dei processi produttivi e l’utilizzo di acciaio green hanno come obiettivo finale il benessere delle persone e sono orientati al futuro. E guardare al futuro significa per noi anche avere a cuore la ricerca scientifica, che consente di intervenire per migliorare la salute e la qualità della vita delle persone” dichiara Marco Berera, CEO di Acciaitubi SpA, tra i più importanti produttori italiani di tubi saldati con oltre 90 mila tonnellate annue di tubi, un fatturato che supera i 100 milioni di euro e 150 dipendenti.
È in questo contesto valoriale che si colloca la decisione dell’azienda di Terno d’Isola di finanziare un dottorato triennale in Gastroenterologia ed endoscopia all’Università Vita-Salute San Raffaele per una ricerca (“Unveiling the impact of advanced combination therapy (ACT) on differential gene expression: new insights for the rational use of ACT in the treatment of inflammatory bowel disease”) dedicata ad approfondire l’impatto della terapia combinata avanzata nel trattamento delle malattie infiammatorie intestinali “È una partnership che ci onora perché ci permette di sostenere un istituto di eccellenza a livello nazionale e internazionale, sempre all’avanguardia nella ricerca e nella sperimentazione”, continua Marco Berera.
“Le attuali terapie per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali, come la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, presentano dei limiti di efficacia, che rendono necessaria la definizione di nuove strategie. La terapia combinata avanzata (ACT), che unisce almeno due farmaci biologici o un farmaco biologico con una piccola molecola orale, ognuno con un diverso meccanismo d’azione, potrebbe segnare un punto di svolta nella cura delle forme refrattarie o con manifestazioni extraintestinali o altre malattie autoimmuni concomitanti. Ma perché questa intuizione possa essere confermata, aprendo nuove speranze per coloro che sono affetti da queste patologie croniche che impattano enormemente sulla qualità della vita, occorre una migliore comprensione delle modificazioni genetiche in pazienti trattati con combinazioni di farmaci. Questo studio mira proprio a questo, proponendosi l’obiettivo, molto concreto, di aiutare i medici a scegliere la combinazione di terapie ACT più adatta, basandosi sui cambiamenti genetici e sulle caratteristiche individuali del paziente”, ha spiegato il professor Silvio Danese, ordinario di Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e primario di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva all’IRCCS Ospedale San Raffaele, nell’illustrare l’impatto atteso dal progetto di ricerca “Unveiling the impact of advanced combination therapy (ACT) on differential gene expression: new insights for the rational use of ACT in the treatment of inflammatory bowel disease” del dottorato triennale in Gastroenterologia ed endoscopia di UniSR sostenuto da Acciaitubi Spa.

Fondata nel 1961, Acciaitubi, espressione dei valori del “made in Italy”, è gestita dalla terza e quarta generazione della stessa famiglia imprenditoriale, che dal 1915 è attiva in ambito metallurgico. “Abbiamo un approccio contemporaneo e internazionale, ma il territorio e la comunità come luogo di crescita e sviluppo delle potenzialità di ciascuno sotto il profilo civile, culturale e sportivo per noi rimangono un punto di riferimento” continua Berera.
L’azienda, infatti, ha messo in campo numerose azioni di responsabilità sociale a favore delle giovani generazioni, e all’attività culturale e sportiva del territorio. “Impresa e società possono crescere insieme e scoprirsi risorse l’una dell’altra, purché al centro ci sia un progetto di sviluppo comune, basato sulla centralità delle persone”, chiude Berera.