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IMPRESE ARTIGIANE FEMMINILI COLPITE DALLA “CRISI CORONAVIRUS”

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Lecco, 8 marzo. Oggi, 8 marzo, è la Giornata Internazionale dei diritti della donna. Ma anche per l’imprenditoria femminile in Lombardia sono tempi duri a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus.
L’Osservatorio di Confartigianato Lombardia ha misurato l’evoluzione della situazione economica delle micro e piccole imprese che hanno sede nella regione. L’elaborazione di interviste nell’ambito della survey “Effetti del coronavirus sulle MPI lombarde”, raccolte dal 2 al 4 marzo, evidenzia un peggioramento del trend del fatturato, segnando un calo su base mensile del 33% per la media delle micro e piccole imprese lombarde, calo più ampio del -30% rilevato dagli intervistati tra il 27 febbraio e 1° marzo. Il peggioramento è diffuso in tutti i settori.

Attraverso i risultati della survey sono inoltre stati identificati i settori con una più elevata incidenza di imprese che già registrano marcati effetti negativi sull’attività, con cali di fatturato più pesanti: alimentare, area benessere, comunicazione, esercizi ricettivi, legno-arredo, moda, riparazione, manutenzione ed installazione di macchinari, ristorazione e trasporto e logistica.
In questi settori sono coinvolte, in Lombardia, 156 mila micro-piccole imprese (MPI) che danno lavoro a 570 mila addetti, pari al 26,7% degli addetti del totale delle MPI della regione e al 14,2% del totale degli addetti dell’area. Per quanto riguarda l’artigianato, nella nostra regione si contano in questi comparti 68 mila imprese con 174 mila addetti, pari ad oltre un terzo (34,8%) del totale degli addetti dell’artigianato del territorio lombardo.

In occasione della Giornata Internazionale della donna il focus elaborato sull’imprenditoria femminile mette inoltre in evidenza che il 68,3% delle  38.941 imprese artigiane femminili operano proprio nei settori più esposti alla “crisi coronavirus”.
“Uno scenario per l’imprenditoria femminile che ci preoccupa particolarmente e che deve trovare adeguate misure di sostegno. Oltre a quelle  già proposte da Confartigianato per le imprese, crediamo sia fondamentale considerare anche le esigenze di conciliazione vita-lavoro, che toccano in modo particolare le donne – commenta la presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Lombardia, Elena Ghezzi –  Questa emergenza dovrebbe essere l’occasione per riflettere ed affrontare con più decisione le tematiche della conciliazione, che pongano al centro la persona, sia essa un lavoratore dipendente che un imprenditore” conclude Elena Ghezzi.

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