
LECCO, 12 GIUGNO 2025 –La Polizia di Stato – Squadra mobile di Lecco ha arrestato in flagranza di reato una donna di origini straniere accusata di aver truffato un’anziana signora utilizzando la tecnica del “finto parente”. L’operazione è scattata nel pomeriggio di martedì 10 giugno nell’ambito di un servizio specifico di contrasto ai reati predatori, durante il quale giungeva la segnalazione di una possibile truffa ai danni di un’anziana e, dopo poco, veniva notata nei pressi della stazione ferroviaria di Lecco una donna dall’atteggiamento ambiguo e sospetto corrispondente alla descrizione della truffatrice.
La donna veniva quindi fermata e contemporaneamente personale della Polizia di Stato delle Volanti di Como confermava la patita truffa ai danni di un’anziana signora, raggirata telefonicamente da un soggetto che si fingeva suo parente e le prospettava un pericolo per un suo familiare. Poco prima, infatti, era stato attivato l’ormai noto escamotage del finto parente malato, utilizzato dai truffatori per trarre in inganno le loro vittime: una donna, spacciandosi per la nipote dell’anziana, le raccontava che ad un suo parente era stato diagnosticato un tumore che richiedeva un intervento salvavita urgente estremamente oneroso.
Senza interrompere la chiamata per non consentire alla vittima di pensare lucidamente all’accaduto e contattare altre persone, la truffatrice continuava ad avanzare pressanti richieste, fino a quando si presentava sotto l’abitazione dell’anziana una sua complice alla quale consegnava tutti i preziosi e il denaro in suo possesso. I poliziotti procedevano, quindi, a perquisire la sospettata, che veniva trovata in possesso circa 350 grammi di gioielli in oro e diverse banconote di denaro contante che l’anziana signora le aveva consegnato poco prima.
Nel corso delle successive verifiche di identificazione, inoltre, la donna forniva agli operanti una carta d’identità straniera che appariva sospetta e che, infatti, all’esito delle operazioni tecniche di verifica si rivelava falsa. A quel punto, personale della Questura di Lecco – Squadra Mobile procedeva all’arresto della donna per truffa aggravata in concorso e per possesso di documenti di identificazione falsi, associandola – su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Lecco – presso le camere di sicurezza della locale Questura, in attesa del giudizio direttissimo, ove l’arresto veniva convalidato e veniva disposta la custodia cautelare in carcere della donna.