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ATS BRIANZA: ATTIVATA L’ASSISTENZA DOMICILIARE COVID PER SOGGETTI FRAGILI E NON AUTOSUFFICIENTI

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Lecco, 09 aprile 2020. Da alcuni giorni ATS Brianza ha schierato nella lotta contro il Coronavirus un nuovo servizio sul territorio:  si tratta del percorso di presa in carico in cure domiciliari ADI in ambito COVID. 

Ad oggi, a poco più di una settimana dall’attivazione del nuovo servizio, che coinvolge 12 Erogatori Accreditati per l’ADI, sono state prese in carico 455 persone con una media giornaliera di circa 65 assistiti al giorno.
Per ADI COVID, nello specifico, si intende un profilo di cure domiciliari, gratuito, destinato ai pazienti COVID positivi o a pazienti sintomatici sospetti COVID positivi che necessitano di osservazione e assistenza a bassa intensità e che si trovino in una situazione di fragilità/ non autosufficienza, anche parziale, e che richiedono interventi di supervisione e monitoraggio che garantiscano loro il rientro in sicurezza a domicilio, dopo ricovero ospedaliero, o il mantenimento a domicilio.
Le persone eleggibili al profilo devono presentare stabilità clinica, assenza di gravi compromissioni sociali, condizioni abitative che permettano una corretta e sicura assistenza, e una rete familiare di supporto con care giver principale in grado di gestire, previo adeguato addestramento, la gestione dell’isolamento e prevenzione al contagio.
Rientrano in questa tipologia persone:

  1. COVID positivi dimessi da strutture ospedaliere e dal PS verso il domicilio
  2. COVID positivi già a proprio domicilio per il periodo di isolamento domiciliare obbligatorio
  1. con sintomatologia clinica suggestiva per COVID cui non è stato effettuato, in applicazione delle indicazioni regionali e nazionali, il tampone.

 
COME VIENE ATTIVATA L’ASSISTENZA DOMICILIARE SPECIFICA PER COVID
L’attivazione del profilo ADI COVID segue le stesse modalità previste per la cosidetta ADI ordinaria: su richiesta del Medico di Medicina Generale o Pediatra di Famiglia oppure da parte del medico di reparto, nel caso del paziente in dimissione protetta, o su segnalazione della Centrale Operativa ATS.
“Quest’azione – spiega il Direttore Generale Silvano Casazza – si affianca ed integra l’attività dei medici che compongono il team dell’USCA (Unità di Speciale di Continuità Assistenziale), servizio attivato in questi giorni per assistere a domicilio i pazienti con sintomatologia riconducibile al COVID, e per supportare il grande lavoro che tutti i nostri operatori sanitari, a vario titolo, stanno svolgendo insieme ai Medici di Medicina Generale, i Medici di Continuità Assistenziale e i Pediatri di Libera Scelta per contrastare, insieme, quest’emergenza”.

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