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FESTA DEL TRICOLORE A PALAZZO BELGIOJOSO

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Lecco, 7 gennaio. Nel tardo pomeriggio di oggi, nella sala conferenze del Planetario civico di Lecco si è tenuta la cerimonia istituzionale dalla rievocazione della storia del tricolore. Una celebrazione che si tiene ormai da anni ed è diventata anche una festa del museo storico che la ospita e che non solo vuole celebrare l’identità del territorio nazionale, ma anche quella del nostro territorio. Inoltre, alla fine dell’incontro, è stata proposta anche una visita guidata della sala del Risorgimento del Museo Storico, a cura di Mauro Rossetto, direttore del Si.M.U.L..

Ogni anno, come ha ricordato Mauro Rossetto, l’evento è caratterizzato da un tema differente e, quello di quest’anno, è legato all’elevazione di Lecco da borgo a città. Un percorso iniziato già dal comune lo scorso 22 giugno, in occasione della ricorrenza del 22 giugno 1848, quando a Lecco venne conferito, con Decreto del Governo provvisorio della Lombardia, lo status di città. Il tassello finale arrivò poi nel 1859, con la sconfitta dell’Impero austro-ungarico da parte dell’esercito piemontese e dei Cacciatori delle Alpi di Garibaldi che permise alla nostra città la reale applicazione di tale decreto.

All’incontro di oggi, hanno dunque preso parte le autorità del territorio lecchese: il sindaco, Virginio Brivio; il prefetto, Liliana Baccari; il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, e Filippo di Lelio di Assoarma provinciale Lecco, associazione collaboratrice con il museo per l’organizzazione della festa del tricolore.

Come ha spiegato ai presenti il prefetto, Giosuè Carducci ha dato il significato ai colori della nostra bandiera: il bianco per la fede serena alle idee, il verde per la perpetua rifioritura della speranza, il rosso per la passione e il sangue dei martiri ed eroi.

“In quella bandiera eravamo già tutti presenti: generazioni passate, presenti e future. Rendiamo onore alla forza insita nella bandiera. Non dobbiamo renderle onore solo oggi, ma tutti i giorni, facendola sventolare sui palazzi e nelle vie, dal nord, al sud, alle isole. Le rendiamo onore anche quando l’avvolgiamo sui feretri – ha puntualizzato il prefetto – La bandiera riconosce anche l’impegno di custodire i valori che essa rappresenta e che conosciamo bene, perché impressi nella nostra Costituzione”.

Il tricolore è stato definito, invece, da Virginio Brivio come un simbolo che fissa, identifica e coinvolge più di altri simboli di appartenenza. La bandiera rimanda a una dimensione letteraria, di patriottismo e di intraprendenza.

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