Il cortisolo (ormone dello stress) in una donna in gravidanza può influenzare il bambino subito dopo la sua nascita perché lo stress della madre è collegato a quello del bambino. È stato dimostrato da uno studio dell’IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Medea di Bosisio Parini, pubblicato sul JCCP (Journal of Child Psychology and Psychiatry). È una delle ricerche più innovative pubblicate, proprio per questo è stato inserito nel Research Headlines, una casa editrice americana.
Questo studio in Italia, invece, ha mostrato come la qualità della relazione che si instaura tra la mamma e il suo bambino dopo può essere in grado di eliminare gli effetti negativi dell’esposizione a un alto livello di stress in gravidanza sul neonato.
Sono state coinvolte 94 diadi mamma-bambino reclutate fin dalla gravidanza da diversi ospedali:
- Ospedale Valduce di Como
- Mandic di Merate
- Fatebenefratelli di Erba
È stato dimostrato che il livello alto di cortisolo presente nella madre in gravidanza, corrisponde al livello presente nel neonato dopo i primi mesi di vita.
“Da una prospettiva clinica, questi risultati suggeriscono che favorire l’instaurarsi di una buona relazione mamma-bambino dopo la nascita, soprattutto nelle donne che hanno sperimentato elevato stress durante la gravidanza, dovrebbe essere il focus degli interventi postnatali al fine di attenuare le conseguenze negative dello stress prenatale sullo sviluppo del bambino” afferma Sarah Nazzari, ricercatrice dell’IRCCS Eugenjio Medea primo autore di questo lavoro.