Lecco, 3 giugno. Un sabato ricco di emozioni quello appena trascorso. Il primo di giugno a Lecco si è svolta infatti la skyrace più attesa dell’anno, la Reseg Up, che, giunta alla sua decima edizione, ormai richiama nella nostra città fortissimi atleti da tutta Italia e coinvolge tanti lecchesi, professionisti e amatori, pronti ad affrontare 1800 m di dislivello per raggiungere la cima del monte Resegone e ridiscendere sul lungolago.
24 km di panorama mozzafiato, ma soprattutto di fatica e concentrazione; il fisico messo a dura prova, anche per chi ormai conosce a memoria il percorso. Ma anche 24 km di entusiasmo, tattica, grinta e la soddisfazione di arrivare alla meta in mezzo a tantissimi sostenitori e in un clima di festa.
Quest’anno sono stati 1250 gli atleti al nastro di partenza, ma 958 quelli giunti al traguardo nel tempo massimo previsto di 6 ore. Una giornata di splendido sole, ma il primo caldo torrido di stagione non è stato sempre d’aiuto ed ha aumentato il livello di fatica. Due i corridori infortunati e soccorsi dall’elicottero ai piedi della vetta; per fortuna nulla di grave per loro.
Il titolo della decima edizione va a Martin De Matteis; il fortissimo atleta piemontese è stato il primo ad arrivare in Piazza Cermenati dopo 2 ore, 13 minuti e 51 secondi. Secondo Jean Baptiste Simukeka (2h 14’ 51”) che in discesa era passato per primo al Rifugio Stoppani, ma poi è stato sorpassato ad Acquate dal vincitore che alla fine lo ha distaccato di un minuto. Terzo Gabriele Bacchion (2h 15’ 27”).
Tra le donne, medaglia d’oro alla bergamasca Daniela Rota con il tempo di 2 ore 51 minuti e 36 secondi, secondo posto per Paola Gelpi (2h 56’ 22”) e terza Caroline Cherono (3h 05’ 28”).
Primo tra i lecchesi il Falco Danilo Brambilla, sesto al traguardo con il tempo di 2 ore 19 minuti e 52 secondi.
Grande soddisfazione per gli organizzatori della 2Slow e una giornata emozionante anche per i tantissimi sostenitori e curiosi che hanno incoraggiato gli atleti lungo tutto il percorso e festeggiato con loro in Piazza Cermenati.
Una decima edizione che, come da pronostico, si è rivelata un grande successo e non soltanto grazie ad una gara al cardiopalma, ma anche per un’organizzazione impeccabile frutto del lavoro prima, durante e dopo di tantissimi volontari. Una vera e propria rete di persone, associazioni, soccorritori che si uniscono per far sì che tutto vada nel migliore dei modi e così è stato.
Appuntamento all’anno prossimo!