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DALLA “ELEMASTER” DI LOMAGNA (LC) VENTILATORI PER LE TERAPIE INTENSIVE

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Lecco, 30 marzo 2020- E’ un’azienda lecchese, la Elemaster di Lomagna, ad essere il soggetto capofila di un’importante sperimentazione che potrebbe rivelarsi molto utile per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: si tratta di un prototipo di ventilatore che è già pronto e ha superato la prima messa in prova.

Il progetto che ha dato il via alla realizzazione del ventilatore si chiama ‘Milano Ventilatore Meccanico’: si tratta di un’iniziativa di ricerca internazionale che coinvolge più di venti realtà scientifiche compresa l’Università di Milano-Bicocca.
La tecnologia utilizzata per questo progetto è open source, in modo che sia facilitata così la riproduzione industriale in ogni parte del mondo.
“La forza della genialità dei nostri scienziati e dei nostri imprenditori – ha commentato Il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che ha assistito alla sperimentazione del prototipo – ci ha permesso di rispondere con tempestività al bisogno di apparecchiature che in questo momento di emergenza sono di fondamentale importanza perché salvano le vite (..) Le nuove scoperte o comunque la straordinaria mobilitazione del mondo scientifico per contribuire a fronteggiare l’epidemia trovano una pratica dimostrazione in questo progetto curato da Cristiano Galbiati (professore a Princeton University e GSSI) che con il ricercatore Federico Nati ha lavorato alla messa a punto del dispositivo presso la ditta Elemaster di Lomagna”.
In questo contesto, Regione Lombardia sostiene gli aspetti autorizzativi per accelerare i tempi in vista dell’utilizzo del respiratore artificiale in Italia, azione svolta in coordinamento con Giuseppe Gorini, direttore del dipartimento di Fisica ‘Giuseppe Occhialini’.
“Realizzare un respiratore artificiale con componenti meccanici ed elettronici facilmente reperibili sul mercato è – spiega il professore – il nostro obiettivo in questo momento di crisi pandemica. Un modello semplificato ma con una buona affidabilità, adatto all’uso”.
Ieri all’ospedale San Gerardo di Monza è stato condotto il test sul simulatore di respirazione nei laboratori diretti dal professor Giuseppe Foti del dipartimento di Medicina dell’Università di Milano-Bicocca.

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