Nella mattinata di oggi si è svolta la quarta riunione della Conferenza di servizi convocata dalla Provincia di Lecco per il provvedimento autorizzatorio unico regionale del progetto di ampliamento della cava del Magnodeno.
La Conferenza di servizi ha preso in esame gli ultimi aggiornamenti, chiarimenti e valutazioni dei vari soggetti coinvolti. Sulla scorta dei pareri favorevoli di tutti gli enti, dei contributi dei soggetti interessati e delle relative prescrizioni, nonché dell’approfondito esame istruttorio, la Conferenza di servizi ha deliberato la conclusione favorevole del procedimento con prescrizioni.
Esse riguardano: il contenimento della dispersione delle polveri e delle emissioni in atmosfera, la prevenzione della contaminazione del suolo, la regimazione delle acque e il contenimento del trasporto solido nel reticolo idrico superficiale, il contenimento dell’impatto visivo/paesaggistico, il recupero ambientale e l’adeguamento degli elaborati progettuali.
Tali prescrizioni saranno puntualmente esplicitate nel provvedimento conclusivo del procedimento, la cui adozione è subordinata all’acquisizione del piano di monitoraggio ambientale, che il proponente dovrà far pervenire entro 10 giorni da oggi, per essere integrato, previa verifica, nel provvedimento di compatibilità ambientale.
Nella mattinata di oggi si è svolta la quarta riunione della Conferenza di servizi convocata dalla Provincia di Lecco per il provvedimento autorizzatorio unico regionale del progetto di ampliamento della cava del Magnodeno.
La Conferenza di servizi ha preso in esame gli ultimi aggiornamenti, chiarimenti e valutazioni dei vari soggetti coinvolti. Sulla scorta dei pareri favorevoli di tutti gli enti, dei contributi dei soggetti interessati e delle relative prescrizioni, nonché dell’approfondito esame istruttorio, la Conferenza di servizi ha deliberato la conclusione favorevole del procedimento con prescrizioni.
Esse riguardano: il contenimento della dispersione delle polveri e delle emissioni in atmosfera, la prevenzione della contaminazione del suolo, la regimazione delle acque e il contenimento del trasporto solido nel reticolo idrico superficiale, il contenimento dell’impatto visivo/paesaggistico, il recupero ambientale e l’adeguamento degli elaborati progettuali.
Tali prescrizioni saranno puntualmente esplicitate nel provvedimento conclusivo del procedimento, la cui adozione è subordinata all’acquisizione del piano di monitoraggio ambientale, che il proponente dovrà far pervenire entro 10 giorni da oggi, per essere integrato, previa verifica, nel provvedimento di compatibilità ambientale.