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WEEKEND DI SOLE, RESTA IL “PROBLEMA MALGRATE”

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Lecco, 30 giugno. Si annuncia un altro fine settimana all’insegna del sole e Ats Brianza comunica ai cittadini le aree idonee a balneazione, riportate qui di seguito:
Il campeggio e il Lido Lariano di Abbadia Lariana; il Lido di Puncia di Bellano; il laghetto Piona, Inganna e Lido di Colico a Colico; il campeggio Europa a Dervio; località Pradello, canottieri e Rivabella a Lecco; la Riva Bianca di Lierna; l’Olcio, il Lido di Mandello, il camping Mandello e il camping Nautilus di Mandello del Lario; Vassena, spiaggia di Onno e la frazione Limonta di Oliveto Lario e la Riva Gittana di Perledo.

Probabilmente il lungolago di Malgrate sarà nuovamente scelto da decine di gitanti. Per cui, Confcommercio Lecco rispolvera il progetto realizzato dall’Associazione Commercianti Lungolago Malgrate che offriva una gestione ordinata del salotto del paese. Ad aprile il Comune di Malgrate, dopo due incontri, aveva deciso di respingere le proposte per il lungolago avanzate da un gruppo di commercianti di Malgrate e sostenute anche da Confcommercio Lecco.

“Scegliendo di non fare nulla e di limitarsi a ribadire regole validissime ma che purtroppo restano sulla carta, il Comune ha di fatto aperto le porte a un accesso “selvaggio” e incontrollato dell’area” – ribadisce il direttore di Confcommercio Lecco – “Chiediamo alla Giunta di Malgrate di ripensarci: nessuno vuole rovinare ne’ privatizzare il lungolago come qualche amministratore negli scorsi mesi ha furbescamente sostenuto. Però è chiaro, e gli ultimi week-end lo confermano, che si vuole avere un lungolago pulito, sicuro e attrattivo, capace di portare un turismo di qualità, a misura di famiglia, occorre fare collaborare pubblico e privato: il Comune non è in grado di mantenere il lungolago da solo”.

A Malgrate si teme l’assalto dei bagnanti e si attende una risposta da parte del comune per rendere questo angolo di lago così piacevole, accessibile e vivibile.
Quindi conclude: “Malgrate ha avuto la bravura e la forza di realizzare un lungolago molto bello e invidiato da tanti Comuni, Lecco in primis. Ma se non si mette mano, se non si interviene subito ripensando l’utilizzo degli spazi, il progetto rischia di  rovinarsi. Se il Comune vuole l’accesso selvaggio, la spiaggia libera, i salviettoni ovunque, i bagni fatti alla faccia dei divieti, la spazzatura ovunque, i prati rovinati… allora fa bene a restare fermo a guardare. Se invece il Comune vuole un lungolago pulito, sicuro, con intrattenimento, eventi e cultura per residenti e turisti e con attività soddisfatte e piene di clienti che portano lavoro e sviluppo al Comune stesso e al territorio, allora farebbe meglio a rivalutare l’ipotesi avanzata dall’Associazione. Un’ipotesi, lo ricordo, i cui costi sarebbero stati a carico dei commercianti”.

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