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FONTANA A LECCO, LE RSU DELL’OSPEDALE: NOI NON INVITATI

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Lecco, 11 dicembre 2020 – Le rappresentanze sindacali dell’Asst di Lecco commentano la visita odierna del governatore Fontana all’ospedale Manzoni, sottolineando come lo abbiano appreso solo dai giornali.

La RSU dell’ASST Lecco è venuta a conoscenza dalla stampa della visita oggi 11 dicembre del Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana presso l’ospedale di Lecco, esprimiamo il nostro rammarico per non essere stati invitati come rappresentanti dei lavoratori, avremmo potuto esprimere le nostre rivendicazioni e le nostre criticità in un confronto leale e schietto.

Spiace costatare che il presidente non voglia ascoltare la voce di chi combatte da nove mesi in prima linea la pandemia, le problematiche e cosa sta avvenendo nei presidi dell’ASST Lecco. Abbiamo pensato di scriverlo per l’ennesima volta attraverso gli organi di stampa per raccontare che ci troviamo di fronte all’ennesima diffusione del contagio tra i colleghi dipendenti dopo i 336 della prima ondata primaverile, oggi siamo difronte alla situazione che coinvolge oltre 265 lavoratori in due mesi.

Avevamo chiesto più sicurezza più assunzioni più compartecipazione nell’affrontare questa seconda ondata ci ritroviamo questi risultati scoraggianti e mortificanti.

Con grande sofferenza e con rabbia siamo in trincea da nove mesi ci sentiamo troppo spesso pedine di un sistema che ci lascia troppo soli e governati come numeri senza alcuna sensibilità umana riposi ferie saltate mobilità da un reparto all’altro da un presidio all’altro con paure e sofferenze psicologiche e famigliari.

Purtroppo presidente Fontana le sue politiche, le scelte di questa dirigenza confermano la totale insensibilità dimostrata durante questa lunga emergenza che ci vede ogni giorno in trincea come eroi dimenticati ed è veramente preoccupante la diffusione del contagio tra i dipendenti ormai arrivati a oltre 265 lavoratori infetti in poco più di due mesi, chiediamo per l’ennesima volta interventi urgenti che tutelino il personale.

Più sicurezza più assunzioni più investimenti più sanità pubblica e territoriale per rispondere alla richiesta di salute dei cittadini e per la tutela dei lavoratori.

Non ci mandi le letterine compassionevoli ci aspettiamo più sicurezza più assunzioni più salario più investimenti esprimiamo il nostro disappunto per non poterlo dire in un incontro in presenza e doverlo fare attraverso gli organi di stampa purtroppo non ci ha dato la possibilità.

 

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