Lecco, 15 marzo. Lo sciopero mondiale per il clima è un evento da record: studenti, ma non solo, in oltre duemila città del mondo e in più di 100 paesi. In centinaia sono scesi in piazza anche qui a Lecco per mettere a tema il cambiamento climatico ma anche l’energia e la mobilità sostenibili.
Oggi, venerdì 15 marzo, gli studenti lecchesi si sono riuniti in piazza perché desiderano un futuro migliore, un futuro verde come la speranza. La speranza che anche i politici e le istituzioni si mettano in gioco, insieme a loro, per proteggere l’ambiente. Anche il nostro territorio, con le sue fragilità, il basso livello del lago, gli incendi boschivi sempre più frequenti, l’inquinamento dell’aria e gli sversamenti delle acque nere nei corsi d’acqua, ha bisogno di una voce e soprattutto di azioni concrete.
QUI la nostra diretta da Piazza Cermenati:
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Quello che ha motivato gli studenti nello scendere in piazza oggi è l’esempio di Greta Thunberg, la quindicenne svedese che da settembre porta avanti una protesta pacifica davanti al Parlamento Svedese per svegliare le coscienze dei leader mondiali sul tema dei cambiamenti climatici.
Il 4 dicembre 2018 Greta ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia. Greta ha spiegato così la gravità del problema: «Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l’umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo anzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare quello che possiamo.»
Alessio Dossi, assessore del comune di Lecco all’ambiente, in piazza ha detto: ” Questo è un momento importantissimo. La forza dei giovani ci sprona a fare di più su di un fronte che per troppo tempo è stato ai margini della politica e che ora diviene centrale e al tempo stesso trasversale, ovvero materia di tutti.
Dobbiamo fare i conti con il nostro pianeta e ascoltare le richieste di chi lo abiterà domani, per questo mi sono preso pubblicamente l’impegno di incontrare ogni tre mesi gli studenti, per raccogliere input e suggerimenti, nonchè per monitorare la situazione e in definitiva lavorare insieme a loro anche su questioni concrete come quelle rappresentate nel Patto dei Sindaci integrato per il Clima e l’Energia a cui abbiamo aderito”.
E gli studenti non sono gli unici a scendere in piazza oggi: oltre a molte associazioni del territorio tra cui il Gruppo aiuto mesotelioma che si occupa di salute e amianto, anche le delegazioni lecchesi di FenealUil, Filca Cisl, Fillea Cgil parteciperanno allo sciopero che coinvolgerà il comparto delle costruzioni. Si legge nel comunicato della Cgil: “Per tutta la giornata si fermeranno i cantieri, le fabbriche del legno e dell’arredo, le cave e le fornaci, le cementerie, con migliaia di lavoratori e disoccupati che manifesteranno a Roma a sostegno delle proposte concrete e fattibili su cui il Governo non vuol confrontarsi.”
“Insieme ai ragazzi di tutta Italia e del mondo abbiamo deciso di sfruttare questa occasione per farci vedere e sentire, per dire che non condividiamo la mancata attenzione dei governi sulle questioni che riguardano l’ambiente e i cambiamenti climatici – hanno spiegato Martino Losi, Francesca Ceraudo, Iris Bonacina e Alex Guerra, studenti e tra gli organizzatori dell’evento in piazza Cermenati – vogliamo dire agli adulti che così non va, la società deve cambiare e noi vogliamo fare il primo passo”.
Oggi quindi in piazza a Lecco e in tutto il mondo, la meglio gioventù: l’augurio e la speranza è che i progetti e le idee si trasformino in fatti.