20 novembre 2020 – La comunità scientifica ha pareri divergenti sull’utilizzo del plasma iperimmune, ma ciò che è certo è che costituisce un coadiuvante nella lotta al Covid. A partire da questa assunzione, Avis Provinciale si è mossa ormai da mesi per raccogliere questo plasma particolare, estratto da persone che hanno attraversato il calvario del virus.
Non tutte, naturalmente, hanno sviluppato gli anticorpi necessari per poter produrre un elevato titolo anticorpale, tant’è che la prassi vuole che chiunque si presenti come donatore iperimmune si deve sottoporre al test sierologico per valutare le qualità del sangue donato.
Abbiamo intervistato il vice-presidente vicario di Avis Provinciale sulla situazione in merito al plasma iperimmune:
20 novembre 2020 – La comunità scientifica ha pareri divergenti sull’utilizzo del plasma iperimmune, ma ciò che è certo è che costituisce un coadiuvante nella lotta al Covid. A partire da questa assunzione, Avis Provinciale si è mossa ormai da mesi per raccogliere questo plasma particolare, estratto da persone che hanno attraversato il calvario del virus.
Non tutte, naturalmente, hanno sviluppato gli anticorpi necessari per poter produrre un elevato titolo anticorpale, tant’è che la prassi vuole che chiunque si presenti come donatore iperimmune si deve sottoporre al test sierologico per valutare le qualità del sangue donato.
Abbiamo intervistato il vice-presidente vicario di Avis Provinciale sulla situazione in merito al plasma iperimmune: