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6 novembre 2020 – Una stazione quasi deserta, treni e pullman vuoti, qualche controllo in stazione. È questa la situazione che ci si para davanti, nel primo giorno del lockdown – il secondo – imposto dal governo. Limitazioni più blande rispetto a quelle del marzo scorso – con bar e ristoranti a fare l’asporto e i parrucchieri aperti – ma che si fanno sentire per quanto riguarda gli spostamenti, specie via treno.
Una situazione pesante anche per chi lavora nelle zone limitrofe ai binari come Francesco Mosca, titolare dell’edicola all’interno della stazione di Lecco, che ci restituisce il deserto respirato e vissuto stamani dal suo osservatorio.
L’intervista a Francesco Mosca:
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