1. Home
  2. news
  3. PARTE IL CANTIERE DELLA CASA DELLA CARITA’. GUALZETTI: “SOSTENIAMO LA CULTURA DELLA MISERICORDIA”

PARTE IL CANTIERE DELLA CASA DELLA CARITA’. GUALZETTI: “SOSTENIAMO LA CULTURA DELLA MISERICORDIA”

48
0

Lecco, 4 marzo. Giugno 2020. Questa la data di conclusione dei lavori previsti per l’apertura della Casa della carità di Lecco. Il cantiere è attivo da qualche giorno e nei prossimi mesi il centro “Paolo VI” di via San Nicolò sarà ristrutturato per ospitare servizi adatti ad accogliere e a sostenere le persone in difficoltà. La Casa della carità è un progetto condiviso dalla parrocchia di san Nicolò e dalla Caritas ambrosiana che si è resa disponibile a realizzare questo centro che diventerà il fulcro di un progetto di accompagnamento globale di coloro che vivono situazioni di fragilità.

“Saranno confermati i servizi che già sono attivi – commenta il lecchese Luciano Gualzetti, direttore di Caritas ambrosiana -, ai quali se ne aggiungeranno altri, come ad esempio l’emporio della solidarietà. Perciò, accanto a progetti che hanno alle spalle una lunga storia, se ne avvieranno di nuovi che si dovranno adeguatamente armonizzare. Lo scopo è quello di accogliere in maniera integrale la persona”.

Nel centro di Lecco, quindi, accanto al luogo di culto che è la basilica, al luogo deputato all’educazione dei più giovani, ovvero l’oratorio, troverà tra poco più di un anno spazio una struttura per i più poveri, segno concreto della vicinanza della Chiesa all’uomo che soffre e che è in difficoltà.

Le persone che entreranno nella Casa della carità troveranno il Centro di ascolto, la mensa (che passerà dai 35 posti attuali, a ottanta), un servizio docce, il guardaroba, il rifugio notturno che potrà ospitare fino a quaranta persone, tre appartamenti per famiglie sotto sfratto, camere per accoglienza temporanea, un emporio, un ambulatorio medico. La Casa della carità, sarà sempre più aperta alla città e al territorio e avrà bisogno di volontari: “Sarà inoltre la casa dei volontari – sottolinea Gualzetti -. Non solamente perché molti vi presteranno servizio, ma anche perché gruppi, anche giovanili, potranno esservi ospitati per fare formazione e per compiere esperienze concrete di vicinanza e di condivisione. Questa Casa offrirà una risposta a necessità concrete e potrà promuovere una cultura diversa, aperta al dialogo e alla misericordia”.

(Visited 48 times, 1 visits today)

LEAVE YOUR COMMENT