Sono riprese le sottoscrizioni del protocollo per il controllo di vicinato con l’obiettivo di valorizzare il controllo sociale, incrementare il livello di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio; promuovere sicurezza partecipata e vicinato solidale; favorire la coesione sociale.
Sono questi gli obiettivi strategici perseguiti con la sottoscrizione del Protocollo per il Controllo di Vicinato che si fonda su tre principi: la ricostruzione delle relazioni e dei legami che creano coesione sociale ed evitano l’isolamento delle persone, la formazione dei cittadini tesa a prevenire l’insorgenza di vulnerabilità ambientali e comportamentali e il coordinamento dei cittadini con le Forze di polizia per promuovere segnalazioni qualificate ed efficaci.
La sicurezza, ha ricordato il Prefetto, declinata nelle sue differenti accezioni come sicurezza pubblica, sicurezza urbana, sicurezza sociale rientra tra le priorità istituzionali della Prefettura che la esercita -per i profili di competenza statale- attraverso l’azione di coordinamento propria del Prefetto, autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. Mentre è compito delle Autonomie locali assumere iniziative di prevenzione sociale per la prevenzione o il superamento di situazioni di degrado e disagio sociale che incidono sulla sicurezza, anche percepita, dei cittadini.
La Legge 18 aprile 2017, n. 48 “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” consente a Prefetto e Sindaco di individuare interventi per la sicurezza urbana per fornire ai cittadini risposte coerenti ed unitarie, mediante un rafforzamento del rapporto collaborativo tra Stato ed Autonomie locali, nel quadro della sicurezza integrata.
Anche la recente Legge del 1° dicembre 2018, n. 132 di conversione del c.d. Decreto Salvini sulla sicurezza, consolida la necessità di adottare formule integrate per la tutela della sicurezza urbana ed il contrasto a forme di degrado urbano.
I Sindaci dei Comuni di Civate, Galbiate ed Oggiono, nel sottolineare l’importanza della firma del documento pattizio, hanno condiviso l’iniziativa della Prefettura di Lecco, a conferma della massima sinergia e collaborazione, ringraziando il Prefetto Formiglio per la sensibilità istituzionale e l’impegno profuso nella gestione della sicurezza.
La complessità dei problemi di governo del territorio richiede un nuovo modello gestionale in grado di affiancare, agli interventi delle Forze dell’ordine, iniziative da parte dei cittadini, ispirate ad un modello di osservazione-collaborazione.
Il Protocollo tende quindi ad incrementare le condizioni di sicurezza effettiva e percepita, valorizzando percorsi di cittadinanza attiva e di partecipazione diretta dei cittadini alla cura del proprio territorio per contribuire a prevenire qualsiasi forma di degrado urbano.
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