Ci siamo. I tifosi del calcio di serie C potranno entrare negli stadi. Francesco Ghirelli, presidente di Lega Pro ha chiesto due cose al ministro Speranza: riguardo al protocollo sanitario, “Dobbiamo allungare l’intervallo temporale per gli esami da tampone. Non reggiamo finanziariamente. Mi permetto di dire che ogni quattro giorni l‘ esame è anche invasivo. Abbiamo bisogno, altresì, di regole di applicazione del protocollo più semplici, per alleggerire organizzazione e costi”. Stadi: “Se non si riapre facciamo un danno irreparabile. Partiamo con una percentuale di abbonati. Abbonamenti perché? Sono nominativi, possiamo scaglionare le entrate allo stadio, possiamo incanalare le uscite per aree. Con gli abbonamenti leniamo un poco le difficoltà finanziarie dei club”. Ghirelli si rende conto che la partita è seria. Non solo dentro il campo: “Se perdiamo club, il nostro Paese diventa più povero in termini di occupazione, di indotto, di fisco e diventa più triste perché perde la forza di un gioco, quello del pallone. Il rischio di perdere un patrimonio umano, del calcio, del territorio e delle nostre tradizioni è concreto”.
E mister D’Agostino aggiunge: «Il nostro stadio e i nostri tifosi insieme sono predisposti per portarci punti. Questo è un dato di fatto. E il calcio ha bisogno di tifo in generale non solo a Lecco. Alcune volte in queste settimane mi addormentavo sul divano guardando la partita senza tifosi. Da giocatore ho giocato due volte a porte chiuse e ho fatto le due partite più brutte della mia vita. Il tifoso ti esalta e ti critica, ma sicuramente ti stimola. Sempre. Poi capiamo che il virus non è stato debellato. Ma allo stadio no e in piazza dove c’è la massa sì? Non capisco…».
63
0