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IL COMUNE DI LECCO E VIDI CULTURAL ANCORA INSIEME PER UN TRIENNIO

IL COMUNE DI LECCO E VIDI CULTURAL ANCORA INSIEME PER UN TRIENNIO

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LECCO, 11 MARZO 2025 – Il nuovo programma espositivo al Palazzo delle Paure sarà aperto, dal 15 marzo all’8 giugno 2025, dalla personale di Arturo Vermi, seguita, dal 14 giugno al 26 ottobre 2025, dalla retrospettiva dedicata ad Antonio Ligabue.

La società milanese, ViDi Cultural, è tra le più accreditate a livello nazionale per la realizzazione di eventi espositivi di qualità, si è infatti aggiudicata il bando di concorso promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecco, per organizzare, tra il 2025 e il 2027, sei mostre – due per ogni anno – nella prestigiosa sede di Palazzo delle Paure.

Così Fabio Sanvito, AD ViDi Cultural “Siamo molto entusiasti di cominciare una nuova collaborazione con il Comune di Lecco per il progetto Grandi mostre a Palazzo Paure, segno di continuità e attenzione per gli eventi culturali della Città. La nostra partecipazione al Bando 2025-2028 indetto dall’Amministrazione comunale è stata motivata soprattutto dalla volontà e dalla certezza di proporre progetti all’altezza che possano richiamare l’attenzione del pubblico Lecchese e non, così come nelle mostre degli anni passati. In particolare, il poter diversificare i contenuti tra le due Esposizioni annuali permetterà di far conoscere artisti di grande interesse nelle sale museali: proporremo infatti nello spazio temporale che va da marzo a novembre una Mostra breve di circa due mesi dedicata ad artisti contemporanei che hanno una relazione di formazione e residenza nel nostro territorio ed una mostra lunga di circa 6 mesi dedicata ad Artisti già noti nel panorama Nazionale/internazionale.

Un ulteriore significativo cambiamento è che inoltre ci occuperemo, con la collaborazione dell’Associazione Artù, della didattica non solo delle Mostre temporanee ma anche dei Musei cha fanno parte del Simul. Avremo modo e tempo di presentare i progetti futuri in quanto il bando appena assegnato ci richiede una Mostra fin dal prossimo 15 marzo che quindi inauguriamo questo percorso con Arturo Vermi, Diario Della Felicità, e poi dal 13 giugno con Antonio Ligabue e l’arte degli outsiders. Un augurio di buon lavoro e un auspicio di piena soddisfazione e collaborazione per i grandi progetti che ci aspettano”.

Così l’assessora alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza “ViDi Cultural ancora partner del Comune di Lecco per la realizzazione delle Grandi mostre nel triennio 25/28, una grande opportunità per la città e per ViDi Cultural che di fatto prosegue la sua esperienza a Lecco con un progetto culturale condiviso con l’Amministrazione comunale. Sei mostre, di cui tre riservate ai grandi della storia dell’arte del nostro territorio e tre di respiro più internazionale.

Grazie a ViDi per questa costruttiva collaborazione, che è stata capace in questi anni di incrementare il numero di visitatori a Palazzo delle Paure, attraendo anche un pubblico fuori dai confini territoriali di LeccoIl progetto di ViDi Cultural prevede, da un lato, tre rassegne dedicate a grandi protagonisti della scena artistica del territorio di Lecco e della Brianza, e altrettante che esplorano temi specifici della storia dell’arte.

Il programma sarà inaugurato con la personale di Arturo Vermi (1928-1988), indiscusso animatore degli ambienti artistici milanesi e briantei dalla fine degli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta.

L’esposizione, dal 15 marzo all’8 giugno 2025, curata da Simona Bartolena, raccoglierà più di 60 opere dell’autore bergamasco, ma che ha vissuto molti anni nella Brianza lecchese, in grado di raccontare tutte le fasi della sua ricerca, dalle prime opere giovanili fino agli ultimi anni della sua produzione.

L’estate lecchese del 2025 sarà illuminata dai colori e dalle figure visionarie di Antonio Ligabue. La rassegna, dal 14 giugno al 26 ottobre, curata da Simona Bartolena, proporrà una riflessione sulla vicenda umana ed artistica di Ligabue, attraverso una selezione dei suoi maggiori capolavori, dagli autoritratti agli animali selvatici, ai paesaggi della Bassa padana, luogo dove passò la gran parte della sua vita. L’iniziativa inviterà ad allargare l’ottica dell’indagine, aprendo il racconto ad altri outsider dell’arte del Novecento italiano, quali Filippo de Pisis, Rino Ferrari, Edoardo Fraquelli, Pietro Ghizzardi, Gino Sandri, Carlo Zinelli, che hanno coltivato la loro vena creativa percorrendo itinerari autonomi e alternativi e che hanno trascorso periodi della loro vita in strutture specializzate nelle cure psichiatriche.

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