Lecco, 21 febbraio. La campagna vaccinale antinfluenzale relativa a questo inverno registra un’adesione in forte aumento.
Si sta infatti concludendo in questi giorni la rendicontazione delle dosi di vaccino antinfluenzale somministrate alla popolazione del territorio dell’ATS Brianza, quindi nelle province di Lecco e Monza Brianza e i dati evidenziano un aumento importante delle persone che hanno scelto di vaccinarsi.
Nel 2017-2018 erano 166.001 le dosi somministrate, nel 2018-2019 un lieve aumento fino a 166.655, mentre questa campagna ha già registrato 170.109 persone vaccinate, a cui se ne aggiungeranno circa 4.000-5.000 per arrivare a circa 175.000.
La vaccinazione è gratuita per gli over 65, per i bambini oltre i 6 mesi d’età e gli adulti affetti da patologie croniche; tra le categorie di persone cui è diretta la vaccinazione gratuita le donne in gravidanza, i medici e il personale sanitario di assistenza, i familiari di soggetti ad alto rischio e i donatori di sangue. A somministrare il vaccino quadrivalente sono stati i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia, gli ambulatori locali delle ASST, i presidi ospedalieri, le strutture socio-sanitarie territoriali (RSA, CDD, ecc).
“Siamo certamente soddisfatti dell’adesione volontaria registrata quest’anno – spiega il Direttore Sanitario dell’ATS Brianza Emerico Maurizio Panciroli – che vede superato il 14% di copertura sulla popolazione generale e il 50% degli ultra 65 enni. L’influenza costituisce un rilevante problema di sanità pubblica per la sua contagiosità e per le possibili complicanze che possono seguire alla malattia, specie in persone già affette da patologie croniche. La vaccinazione rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze”.
I Medici di Medicina Generale hanno garantito presso il proprio studio la vaccinazione antinfluenzale ai soggetti appartenenti alle categorie per cui l’offerta è gratuita, partendo dagli anziani. Presso le ASST, oltre alle già citate categorie, si sono potuti rivolgere anche tutti i soggetti che non appartengono alle categorie comprese nella somministrazione gratuita con compartecipazione alla spesa.
Dopo il picco di casi registrato nella prima settimana di febbraio, ci troviamo attualmente in una fase di lento decremento dell’incidenza che in Regione Lombardia si attesta intorno ai 14,4 casi/1000 abitanti nella popolazione generale (nei bambini 0-4 anni l’incidenza è ancora molto alta con 33,29 casi/1000).
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