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A LECCO CINQUE NUOVI AUTOBUS IN DODICI MESI, QUASI UNO SU QUATTRO HA PIÙ DI VENT’ANNI.

A LECCO CINQUE NUOVI AUTOBUS IN DODICI MESI, QUASI UNO SU QUATTRO HA PIÙ DI VENT’ANNI.

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Lecco, 23 luglio 2024 – A Lecco in aumento le immatricolazioni del 9,1% che passano da 99 a 108 e in calo i prezzi del gasolio dello 0,5%. In calo anche tutte le classi inquinanti (Euro 0,1,2,3) mentre predomina l’Euro 6 con il 36,4%. Lo dice Continental:

Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italianenel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante[1].

A Lecco salgono le immatricolazioni di autocarri, stabili quelle degli autobus

Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia segue il trend positivo ma con una crescita più robusta e pari al 15,8% (4.089 nuovi mezzi). Anche Lecco mostra un dato positivo, anche se leggermente più basso rispetto alla media regionale, registra infatti un incremento del 9,1% (da 99 a 108 nuove targhe).

Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8%con 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Lombardia segna un balzo in avanti largamente superiore rispetto alla media del Paese e pari al 78,9%, grazie a 762 nuove targhe. Situazione un po’ meno dinamica a Lecco, che nel 2023 conferma il numero di cinque immatricolazioni già registrato l’anno precedente.

Alimentazione: gli autobus puntano solo sul gasolio

La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%).

In Lombardia si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre l’88,9% del parco (-0,6 punti percentuali rispetto al 2022), e del metano che passa da 2,6% a 2,5%. La crescita interessa il comparto degli ibridi (+0,4 punti percentuali) che, tra benzina e gasolio, si attestano a quota 1,2%. L’elettrico rimane quasi stabile: passa dallo 0,2% allo 0,3%.

A Lecco il gasolio cala dello 0,5% e raggiunge una quota pari all’89,5%. Cresce poco l’ibrido che rimane ancora sotto la soglia simbolica dell’1%. Il metano rimane stabile (da 1,2% a 1,1%) e l’elettrico è ancora marginale (0,3%).

Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).

A Lecco la situazione è singolare, un caso unico in Lombardia: il gasolio domina infatti il mercato con una quota pari al 100%. Di fatto sono inesistenti le forme di alimentazione alternative.

Categoria Euro: a Lecco “vince” l’Euro 6 

Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti.

Situazione più rosea in Lombardia, qui le categorie più virtuose, dalla 4 alla 6, raggiungono assieme una quota del 67,8%, con l’Euro 6 al 35,6%.  Per contro le classi più basse, dalla 0 alla 3, fanno segnare piccole diminuzioni nel corso del 2023 e si attestano complessivamente al 31,9%.

Il territorio lecchese presenta una situazione decisamente positiva, le classi migliori insieme raggiungono quota 69,6%, con l’Euro 6 al 36,4%. Tutte in calo le classi più inquinanti: la più rappresentata nella parte bassa della classifica è l’Euro 3, con una quota del 12,6% (in calo di quasi un punto percentuale).

In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.

In Lombardia, anche su questo versante, lo scenario è migliore di quello nazionale. Le classi Euro 4, 5 e 6 raggiungono insieme una quota del 74,4%, con gli Euro 6 al 40,3% e in crescita del 3,6% in un anno. Tra le classi più inquinanti, la più rappresentata è l’Euro 3 con l’11,1%, in calo del 3,5% rispetto al 2022.

Situazione leggermente meno brillante, seppur positiva, rispetto alla media lombarda è quella di Lecco, dove le classi più virtuose assieme raggiungono quota 63,2%, con l’Euro 6 protagonista al 28,4%. Tra le classi più inquinanti, la più popolata è l’Euro 3 con una quota del 14,5%, in calo del 2,5% in un anno.

Anzianità: la fascia più rappresentata è tra i 5 e i 10 anni

L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.

In Lombardia la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 5 e 10 anni, che raggiunge il 22,4% del totale circolante. Rispetto alla media nazionale la Lombardia presenta un parco più giovane: soltanto il 13,5% dei veicoli ha più di 30 anni (15,8% in Italia) e quelli sotto i 10 anni sono il 49,2% (35,2% Italia).

Lecco conferma il trend lombardo: la percentuale maggiore di autocarri è inserita nella fascia tra i 5 e i 10 anni (il 21,4%), soltanto il 7,4% supera i 30 anni. In generale, la fascia sotto i 10 anni coinvolge il 45,4% del parco circolante.

Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).

Anche in questo caso la Lombardia mostra dati migliori della media nazionale: la fascia più diffusa è quella tra i 5 e i 10 anni (26,3%). I veicoli sopra i 20 anni sono il 13,5% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 49,2%.

Situazione simile a Lecco, dove i bus della fascia 5/10 anni raggiungono il 23,3%. Qui, però, il 23% dei veicoli ha già più di 20 anni, mentre il 34,8% ne ha meno di dieci.

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