Lecco il 13 marzo 2024 – Federmeccanica ha diffuso l’indagine congiunturale sull’industria metalmeccanica-meccatronica italiana che evidenzia, nel 2023 rispetto al 2022, una diminuzione dei
volumi di produzione di settore.
Le dinamiche produttive, evidenzia l’analisi a livello nazionale di Federmeccanica, sono
state disomogenee nei diversi comparti e questo anche perché il metalmeccanico è un
settore fortemente eterogeneo sia per l’inclusione di una vasta gamma di attività
produttive molto differenziate tra loro, sia per la difformità delle dimensioni che
caratterizzano le imprese metalmeccaniche.
Nel 2023 sono diminuite in particolar modo le attività della Metallurgia (-5,3% rispetto
all’anno precedente), le produzioni di Prodotti in metallo (-3,7%) e di Macchine e
apparecchi elettrici (-3%); in leggera flessione il comparto delle Macchine e apparecchi
meccanici (-0,7%). Sono, invece, aumentate le fabbricazioni di Altri mezzi di trasporto
(+10,9%) e di Autoveicoli e rimorchi (+5,5%), mentre quella di Computer, radio TV,
strumenti medicali e di precisione, pur in crescita, ha messo a segno un modesto
+0,4%.
La frenata del commercio mondiale, a causa delle crescenti tensioni globali che hanno
caratterizzato il 2023, ha avuto riflessi negativi sugli scambi internazionali del nostro
Paese. Nel 2023, infatti, le esportazioni metalmeccaniche, nel confronto con l’anno
precedente, sono cresciute del 2,7% (in forte discesa dal +14,5% registrato nel 2022),
mentre le importazioni hanno segnato un modesto +0,7%. Il rallentamento dell’export è
stato ben evidenziato dalla dinamica discendente delle vendite all’estero che sono
costantemente diminuite nei singoli trimestri fino a diventare negative nel quarto
trimestre 2023 (-1,1%).
“Per quanto riguarda il territorio di Lecco e Sondrio, secondo i dati rilevati dal nostro
Centro Studi ci troviamo di fronte ad una situazione nel suo complesso eterogenea dove,
dopo un 2022 brillante e un primo semestre 2023 con un ulteriore incremento degli
indicatori, il settore metalmeccanico nel secondo semestre dello scorso anno ha fatto
emerge una decelerazione dei maggiori indicatori” evidenzia il Presidente della Categoria
Merceologica Metalmeccanico di Confindustria Lecco e Sondrio, Giacomo Riva. “Il
rallentamento dell’economia italiana oltre che a livello mondiale – prosegue – non ha
certamente reso favorevole il contesto nel quale operano le nostre imprese, assieme ai
prezzi delle materie prime, alle anomalie delle catene di approvvigionamento e ai costi
dell’accesso al credito. Tuttavia, ed è l’elemento positivo, i livelli occupazionali non
arretrano a conferma del buono stato di salute del sistema produttivo locale. Al
contrario, la nota dolente è l’irrisolta divergenza fra domanda e offerta di competenze
che perdura, nonostante l’impegno nello stimolare un maggior dialogo fra giovani e
mondo delle aziende, rendendo difficile rafforzare gli organici con nuovi ingressi”.
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