ROMA, 12 feb 2024 – «Avevamo confidato, siamo sinceri, nel seguire con attenzione il complesso iter del Milleproroghe 2024, in discussione alla Camera, in una ulteriore proroga della norma che disapplica il vincolo di esclusività, destinata a finire nel dimenticatoio dal 31 dicembre 2025».
Era stato infatti prospettato, attraverso l’emendamento 4.41, presentato a firma di Paolo Trancassini (FdI), un ulteriore allentamento di un anno (si richiedeva di arrivare fino al 31 dicembre 2026) dell’incompatibilità per lo svolgimento di attività libero-professionali al di fuori dell’orario di lavoro, applicabili agli esercenti le professioni sanitarie che siano dipendenti dalle aziende e da enti del Ssn.
Le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera hanno proseguito, nei giorni scorsi, il loro lavoro serrato, dedicando particolare attenzione all’analisi degli emendamenti riguardanti l’articolo 4, concernente la proroga dei termini in materia di salute. Al termine della seduta dello scorso 8 febbraio, è emerso che nessun emendamento relativo all’articolo 4 è stato ancora ratificato, mantenendo in sospeso le decisioni su questo cruciale punto.
Tuttavia, è da notare che alcuni emendamenti di rilevanza sono stati ritirati, e tra questi, apprendiamo, con estrema delusione che proprio l’emendamento 4.41, a firma oltre tutto di un esponente della maggioranza di Governo, è stato ritirato, come si legge sul sito ufficiale della Camera”.
Così Antonio De Palma, Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, che ci tiene a sottolineare che “rimane inalterata, per lo sblocco del vincolo di esclusività, la scadenza del 31 dicembre 2025, che era stata sancita dal Decreto Bollette 2023”.
«Perché è accaduto questo? Chi dobbiamo ringraziare, oltre al parlamentare interessato, per questa insensata ed improvvida marcia indietro? Sia chiaro, stiamo parlando di quell’accenno di sacrosanta libera professione degli infermieri e degli altri operatori sanitari del nostro SSN, che certo non ci aveva soddisfatti a pieno, ma che accogliemmo come un inizio.
L’unica strada percorribile per il rilancio di un sistema da troppo tempo costruito su labili scelte che, definire arcaiche, è più che mai un eufemismo», prosegue De Palma, sottolineando che “ora aspettiamo un segnale di attenzione da parte della politica. Sulle scelte sbagliate si può tornare in ogni momento”.