Lecco, 18 febbraio. Si fa sempre più accesa la discussione in merito allo spostamento delle classi del Liceo Manzoni dall’edificio di via Ghislanzoni, atto necessario per consentire la messa in sicurezza dello stabile. La soluzione più accreditata sembra quella di posizionare dei prefabbricati nel cortile condiviso dagli istituti Bovara e Bertacchi, ma l’ipotesi ha scatenato la reazione della scuola ospitante, il Bertacchi appunto, che ha espresso il suo disappunto in merito, prima tramite le parole del preside Raimondo Antonazzo e del consiglio d’istituto, ed ora anche attraverso i rappresentanti dei genitori e del comitato studentesco. Proprio un gruppo di studenti questa mattina ha protestato davanti a Villa Locatelli, sede dell’amministrazione provinciale. I motivi principali sono due: i prefabbricati impedirebbero lo svolgimento di alcune attività didattiche che avvengono proprio lì e quegli spazi vengono utilizzati come punto di raccolta in caso di evacuazione.
Questo ciò che ci ha detto anche Francesca Papaleo, rappresentante degli studenti del Bertacchi: “Anche gli studenti del classico hanno diritto ad avere una sede dove poter studiare tranquillamente, ma l’area del nostro cortile dove verrebbero posti i prefabbricati è quella dove svolgiamo alcune attività sportive nel periodo più caldo e in secondo luogo, lo spazio adibito a punto di raccolta in situazioni di emergenza verrebbe notevolmente ridotto e, considerando che il numero di studenti aumenterebbe notevolmente, risulterebbe secondo noi impossibile riunirsi tutti lì”.
Intanto è previsto per oggi pomeriggio un incontro chiuso tra Amministrazione provinciale e Comune di Lecco che si confronteranno sul futuro trasloco delle sedici classi del liceo classico e linguistico. Alla riunione saranno presenti il consigliere provinciale delegato all’istruzione Marinella Maldini, il sindaco Virginio Brivio, l’assessore all’istruzione Clara Fusi e i tecnici provinciali, ma difficilmente si uscirà con la soluzione definitiva tra le mani.