SS36: DALLA PREFETTURA I DETTAGLI SULLA CHIUSURA E L’OPINIONE DI CONFINDUSTRIA LECCO E SONDRIO

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Lecco, 24 maggio. Lunedì partono i lavori per il varo del nuovo ponte di Annone Brianza, una struttura in acciaio, lunga 44 metri del peso di circa 250 tonnellate.

L’intervento sarà effettuato mediante la chiusura al traffico della strada statale 36 in corrispondenza del km 41,200 dalle ore 21:00 di lunedì 27 maggio alle ore 6:00 di giovedì 30 maggio.

Nuova riunione in Prefettura per definire i dettagli a seguito della chiusura

Questa mattina in Prefettura si è svolta una riunione di dettaglio, convocata e presieduta dal Prefetto di Lecco Michele Formiglio, per il coordinamento della viabilità a seguito della chiusura di lunedì.

All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia, i Sindaci dei Comuni di Civate, Galbiate ed Oggiono, il Vicesindaco di Lecco, le polizie locali di Cesana Brianza, Molteno e Pusiano, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, rappresentanti dell’Amministrazione provinciale.

Nel corso della riunione, il Prefetto ha confermato il piano viabilistico già condiviso nella precedente riunione dello scorso 20 maggio.

Durante la chiusura il traffico in direzione sud (Milano) sarà deviato in uscita allo svincolo di Como/Erba, al km 43,350, con proseguimento su Via Borima, nel comune di Suello, e sulla provinciale 639 fino all’incrocio con Via De Gasperi /SP 49 e successivo rientro sulla statale 36 allo svincolo di Annone Brianza/Cesana Brianza, al km 40,950.

Il percorso alternativo per il traffico in direzione nord (Lecco) prevede, per i veicoli con peso superiore alle 7,5 tonnellate, l’uscita dalla statale 36 allo svincolo di Nibionno, al km 33, con proseguimento sulla statale 342 “Briantea” fino all’innesto con la provinciale 51 ad Oggiono e rientro sulla 36 allo svincolo di Oggiono/Galbiate/Valmadrera, al km 45,550. Una seconda opzione di uscita per i mezzi pesanti diretti a nord è prevista allo svincolo di Sirone/Molteno/Rogeno, al km 37, con indirizzamento sulla provinciale 51, a Oggiono, fino al rientro sulla 36 allo svincolo di Oggiono/Galbiate/Valmadrera, al km 45,550. Una terza possibilità, sempre per i mezzi pesanti, è costituita dall’uscita allo svincolo di Bosisio/Pusiano, al km 39,200, con inversione di marcia in direzione Milano e proseguimento lungo i due percorsi alternativi citati precedentemente.

I veicoli con peso inferiore alle 7,5 tonnellate potranno uscire allo svincolo di Bosisio/Pusiano, al km 39,200, e proseguire su Via Brianza e Via dell’Industria fino all’innesto con la provinciale 49 e successivamente con la provinciale 51, a Oggiono, fino al rientro sulla statale 36 allo svincolo di Oggiono/Galbiate/Valmadrera, al km 45,550. Altre opzioni sono: svincolo Bevera SS342-SP51 per Lecco, direzione consigliata Calco. Intersezione tra SP49 – Viale Grandi per Lecco, direzione consigliata Sirone/Dolzago.

Il Prefetto ha assicurato la massima attenzione.

Confindustria Lecco e Sondrio: “Pesanti disagi per le aziende”

Intanto i vertici di Confindustria Lecco e Sondrio fanno sapere che i lavori potevano essere pensati in modo pianificati in modo da limitare i disagi del sistema produttivo, che invece risentirà della chiusura della SS36.

Ecco ciò che si legge nel comunicato:

Sta per scattare la chiusura della Strada Statale 36, con la conseguente deviazione del traffico, necessaria per installare la struttura del nuovo ponte ad Annone di Brianza.

“Capiamo bene che la chiusura al traffico del tratto interessato fosse un fatto inevitabile – evidenzia il Direttore Generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori – ma quello che si poteva fare era pianificare le tempistiche in modo diverso per limitare i disagi per il sistema produttivo, che ancora una volta paga il conto in termini di riorganizzazione delle proprie attività, sia per quanto attiene la movimentazione delle merci sia per gli spostamenti dei collaboratori.

Vediamo che i problemi arrecati alle imprese, che avrebbero potuto essere limitati scegliendo di chiudere il tratto interessato nei giorni di sabato e domenica, come spesso accade non vengono tenuti nella giusta considerazione – continua Giulio Sirtori. Certamente era necessario tenere conto dell’appuntamento con le elezioni, dell’avvicinarsi della stagione turistica e della limitata disponibilità dei mezzi necessari per l’operazione, tuttavia si sarebbe anche potuto evitare di arrivare così vicino a queste scadenze se si fosse agito più celermente. Ormai siamo di fronte a un dato di fatto, ma se si dovessero rendere necessarie altre chiusure, ad esempio per nuove opere di manutenzione, è auspicabile che si scelga di effettuarle nel fine settimana, tanto più in periodi come questo dove la stagione turistica invernale è chiusa e quella estiva non è ancora avviata”.

 

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