La sanità lecchese, tranne i medici, ovvero infermi
L’ospedale Manzoni sede dell’Asst di Lecco – foto Asst Lecco
eri, personale Asa, Oss, amministrativi, incroceranno le braccia per due ore dalle 8 alle 10 il prossimo 4 ottobre. Una decisione storica, mai presa prima d’ora, almeno non da 22 anni a questa parte. Il mancato confronto con la dirigenza dell’Asst di Lecco ha esasperato Rsu e sindacati che in un comunicato scrivono:
Le scriventi RSU e organizzazioni sindacali,
• preso atto dell’esito negativo del tentativo obbligatorio di conciliazione espletato in data 19 giugno 2019 presso la Prefettura di Lecco a seguito della dichiarazione dello stato di agitazione del personale del 6 giugno;
• ritenendo insufficienti le informazioni fornite dalla Direzione dell’ASST Lecco e le garanzie riguardo le attuali condizioni di lavoro, il mantenimento dei livelli di assistenza, sicurezza del lavoro, rispetto dei diritti contrattuali, recupero psicofisico e carichi di lavoro;
• denunciando una inadeguata informazione sulla programmazione delle risorse e degli organici per il 2019;
• dovendo constatare che la Direzione ASST Lecco non intende riconoscere, anche pubblicamente, le carenze di personale;
• rilevando una non soddisfacente volontà da parte della Direzione aziendale di coinvolgere preventivamente le rappresentanze sindacali sui riflessi sulla qualità del lavoro e sulla professionalità derivanti da modifiche e scelte organizzative inerenti i servizi;
• considerato che, nonostante la disponibilità al confronto, espressa in sede di conciliazione da parte della RSU e delle scriventi organizzazioni, allo stato attuale nessun riscontro è pervenuto dalla Direzione della ASST Lecco e pertanto risultano interrotte le relazioni sindacali per decisione unilaterale della stessa Direzione che non ha proceduto ad alcuna convocazione, tantomeno su materie oggetto dello stato di agitazione;
indicono
lo sciopero aziendale di tutto il personale dipendente dell’ASST Lecco dalle ore 8.00 alle ore 10.00 per il giorno 4 ottobre 2019.
Quanto sopra ai sensi e per gli effetti della legge 146/1990 e successive modifiche ed integrazioni. Nella predetta giornata saranno garantite le prestazioni indispensabili, ovvero i servizi minimi essenziali, in osservanza delle regolamentazioni di settore e aziendali. A questo proposito le scriventi organizzazioni sindacali chiedono, in particolare, il rispetto di quanto previsto dal comma 3, art. 3 dell’Accordo nazionale di regolamentazione dell’esercizio del diritto di sciopero nel settore del Servizio Sanitario Nazionale.