Lecco, 02 gennaio 2020. Anche quest’anno i reparti di Ostetricia dell’ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate e dell’ “Alessandro Manzoni” di Lecco hanno chiuso il 2019 registrando numeri importanti: 593 parti e 599 bambini nati nel corso dello scorso anno nel meratese, mentre il nosocomio lecchese ha superato le 1.700 nascite, con un sorprendente trend inverso rispetto a quello nazionale e lombardo.
Al Manzoni, infatti, già dal 2015 si è registrato un incremento delle nascite rispetto agli anni precedenti, raggiungendo un totale di 1.730 nascite. Tale risultato si è poi mantenuto stabile negli anni successivi. Il tutto, in netto contrasto con il trand che si registra sia a livello regionale che nazionale.
IL TRAND A LIVELLO NAZIONALE
Ma cosa sta accadendo invece in Italia? Dal 2008 si continua ad osservare un decremento delle nascite, con un calo del 4% registrato dal 2017 al 2018. I dati Istat, infatti, affermano che tutto questo sia dovuto principalmente a fattori strutturali, primo tra tutti l’aumento dell’età media materna. Nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe 439.747 bambini, oltre 18 mila in meno rispetto all’anno precedente e quasi 140 mila in meno nel confronto con il 2008. Il persistente calo della natalità si ripercuote soprattutto sui primi figli che si riducono a 204.883, 79 mila in meno rispetto al 2008.
Il numero medio di figli per donna scende ancora attestandosi a 1,29; nel 2010, anno di massimo relativo della fecondità, era 1,46. L’età media arriva a 32 anni, quella alla nascita del primo figlio raggiunge i 31,2 anni nel 2018, quasi un anno in più rispetto al 2010.
LE DICHIARAZIONI DALL’ASST DI LECCO
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto dal nostro ospedale – dichiara Gregorio Del Boca, Primario dell’Ostetricia e Ginecologia del “San Leopoldo Mandic” di Merate – nonostante le oggettive difficoltà registrate in questo anno appena trascorso, tra tutte il costante calo demografico che grava maggiormente sui piccoli Ospedali. Il motivo che ci rende più orgogliosi ed appagati è rappresentato dagli outcome materni e fetali: madri soddisfatte e in salute e bimbi sani sono il premio più bello per una comunità curante appassionata e coesa”.
“Nel nostro ospedale – afferma Antonio Pellegrino, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Lecco – il risultato positivo del nostro reparto sembra essere secondario agli sforzi effettuati dal personale medico e da quello ostetrico per rispondere nel migliore dei modi all’aumentata richiesta di assistenza ostetrica in gravidanza emersa negli ultimi anni sul territorio lecchese, sia per le donne a basso che ad alto rischio ostetrico”.
“Siamo particolarmente lieti di registrare un trend positivo relativo all’aumento delle nascite sul nostro territorio. L’eccellenza dell’assistenza e della cura dei nostri specialisti è di fatto riconosciuta anche dalle donne che, da fuori provincia, si affidano a noi per questo importante e delicato momento della loro vita. Inoltre, è bene ricordare, che presso l’Ospedale Manzoni è presente una Terapia Intensiva Neonatale (TIN) all’avanguardia per la prestazione delle cure e di elevato livello tecnologico” dichiara Paolo Favini, Direttore Generale dell’ASST di Lecco.
LA PRESA IN CARICO DELLE GESTANTI ALL’OSPEDALE MANZONI
Presso il nosocomio di Via dell’Eremo la presa in carico delle gestanti viene effettuata all’inizio della gravidanza mediante il servizio di Booking gestito delle ostetriche. In tale occasione viene realizzata una valutazione del rischio, vengono date alla paziente tutte le indicazioni pertinenti alla gravidanza e programmati i successivi controlli ostetrici ed ecografici. Le donne a basso rischio vengono poi seguite presso l’ambulatorio del basso rischio gestito dalle ostetriche stesse. Le pazienti a rischio alto o intermedio accedono, invece, agli ambulatori gestiti da personale medico specializzato nella cura della gravidanza patologica.
La struttura si prende cura delle future mamme anche mediante corsi di accompagnamento alla nascita organizzati in condivisione con i consultori familiari del territorio.
È garantita l’analgesia epidurale 24 ore su 24 e un’assistenza ostetrica personalizzata durante il ricovero e
one-to-one durante il travaglio e il parto.
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