Lecco, il 11 dicembre 2019 – La nuova caserma dei Vigili del Fuoco non è più un dubbio, ma è una certezza. Infatti è stato assegnato al Raggruppamento temporaneo di Professionisti costituito dai progettisti architetti Piero Luconi (capogruppo) Laura Luconi, Sergio Fumagalli e Andrea Gerosa, e dagli ingegneri Giacomo Bertolini e Daniele Tarca (consulente Dario Mario Zappa designer), il progetto definitivo per la nuova caserma. Un’opera che ora deve essere approvata dalla conferenza dei servizi per i necessari “nulla osta” dopo di che l’ente banditore, ovvero la direzione regionale Lombardia dei Vigili del Fuoco potrebbe affidare allo stesso Rtp il compito di stilare progetto esecutivo e affidargli la direzione lavori con un nuovo bando che andrà a definire anche le ditte appaltatrici. Il tutto entro i primi mesi del 2020 che potrebbe essere l’anno buono se non altro per veder cominciare i lavori al Bione. Si tratta di un’opera che si troverà nell’ex area Spettacoli Viaggianti di proprietà del Ministero dell’Interno in viale Ticozzi, a Lecco (Bione). La superfice dell’area è di 14.000 mq. per un importo netto dei lavori di €. 8.806.720,00. La sSuperficie netta è di 4.600 mq. Così la descrive l’architetto Paolo Luconi nella sua sintesi di relazione all’ente banditore: “L’area di intervento, limitrofa al Lago di Garlate, riveste notevole interesse paesaggistico e per questo sottoposta a diversi vincoli e salvaguardie. Dal punto di vista urbano, viceversa, essa è compresa in un tratto di città la cui trama manifesta scarsa struttura urbana e relazione con il bacino lacuale. La proposta ideativa traduce il complesso programma funzionale nel delicato contesto paesistico con un triplice obiettivo: -minimizzare l’impatto ambientale dell’insediamento, rafforzando il sistema naturale ripariale e di fruizione percettiva del lago; -garantire la migliore funzionalità operativa dell’attività strategica insediata; -cogliere le opportunità offerte dallo straordinario contesto paesistico. Il progetto si misura, sul fronte lago, con la necessità di garantire un’ ampia fascia naturale, destinata alla salvaguardia ambientale e paesaggistica e con l’opportunità di ampliare lo spazio pubblico da cui godere di un affaccio privilegiato sul lago di Garlate. Sul fronte strada si rivolge invece alla città, alle esigenze di razionalità ed efficienza che l’operatività della sede del Comando richiede. Un ruolo determinante nella definizione architettonica del complesso è assegnato alla “ cintura verde” estesa ai margini nord, ovest e sud. Si tratta un elemento naturale che dialoga con l’architettura dell’intero organismo permettendo: -di offrire all’uso pubblico nuove e piu’ ampie superfici estendendo la fascia verde/naturale rivolta al lago; -di mitigare la percezione dell’edificio che viene percepito come un lungo edificio, di un solo piano, adagiato su un pendio naturale e che assume cromie riflessi del contesto lacuale ed evoca il profilo articolato dei rilievi montuosi; -di celare, alla vista dal lago, le corti operative garantendo privacy e sicurezza per le attività dei Vigili del Fuoco”.Ecco i rendering di come dovrebbe apparire l’opera da diversi punti di vista:




