La domanda di iscrizione in serie B è stata regolarmente inoltrata, ma mancherebbe di una carta: la firma del “nulla osta” della Prefettura di Padova all’utilizzo dello stadio Euganeo nelle more della riqualificazione dello stadio lecchese Rigamonti-Ceppi. Il che osterebbe alla regolare iscrizione della squadra in serie B, conquistata di diritto con la grande vittoria di domenica scorsa sul Foggia. L’iter burocratico, insomma, che è stato espletato in sole 48 ore, ovvero da lunedì mattina alle 24 di martedì, non sarebbe stato perfezionato e ora si aprono due scenari: una proroga ex post, difficilissima da ottenere. Oppure la non essenzialità del documento da presentare, che, in fondo, certifica solamente quello che già il sindaco di Padova e la società Calcio Padova avevano concesso con tanto di documentazione allegata che sta a dimostrarlo. Ma, si sa, quando la parola passa alle carte bollate, tutto può succedere e il Lecco ora rischia grosso. Con un Di Nunno furioso, una città e dei tifosi furibondi, e la Figc che il 7 luglio al consiglio federale dovrà dire a tutti cosa ne sarà delle sorti blucelesti. Con un’ulteriore, possibile, beffa: se non ammesso in B, visto che in serie C non si è iscritto e tantomeno in D, il Lecco potrebbe fare davvero una brutta fine. Incredibile. Come la burocrazia, anche in un campo come lo sport, riesce a rovinare qualsiasi cosa quando, sul campo, ma anche a documentazione, non sono stati rilevati problemi… Sarà un’estate caldissima e piena di carte bollate!
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